DOMANDA
Gent.mo dottore, mio marito di 37 anni soffre da 15 di fibrillazione atriale. Sottoposto nel 1999 ad ablazione (due interventi in 15 giorni), ha assunto da allora 1/2 corgard e 1/2 almaritm, controllando in tal modo i rari episodi di fibrillazione atriale residui. Un anno e mezzo fa, gli episodi di fibrillazione sono aumentati (4/5 volte al giorno). Pertanto, nel giugno scorso è stato sottoposto ad un nuovo intervento di ablazione. Dall’intervento riferisce extrasistoli e peso al cuore.Gli è stato prescritto 40mgX2 di corgard e 100mgX1 di almaritm, al giorno, cui si aggiunge la terapia antioagulante. Dall’intervento (4 mesi) non è più comprasa aritmia, ma solo extrasistolia. L’holter ha rivelato ritmo sinusale con frequenza media 66bpm (min 54 con istantaneee notturne di 34 bpm, max 96), rare extrasistoli sopraventricolari (379/24 ore) e ventricolari (21/24 ore).L’aspetto che più ci preoccupa è che, durante il giorno, riferisce “battito assente” anche per alcuni secondi e dolore al petto, che poi scompare.Cosa ne pensa?La ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Quello che riferisce è il sintomo delle extrasistoli, a quanto pare la fibrillazione non si è più ripresentata sia grazie alla doppia ablazione sia per merito dei farmaci che assume.
Stabilire se le extrasistoli abbiano o no un significato patologico richiede alcune indagini un pò più specifiche come ad esempio un elettrocardiogramma da sforzo in prima istanza o eventualmente una scintigrafia miocardica, ma è una valutazione che spetta ai cardiologi che lo seguono.