Botta al piede

    DOMANDA

    Buongiorno,

    Ho 44 anni,maschio, 1,72 cm 62 kg.
    Circa 2 mesi fa ho avuto un incidentino in moto e ho preso una botta al collo e al dorso del piede dx.
    Al prontosoccorso non hanno rilevato lesioni ossee e mi hanno bendato il piede con colla di zinco, prognosi 10gg.
    Durante questo periodo avevo le dita dei piedi nere, ma gradatamente caviglia e piede si sono sgonfiati e han preso il loro colore naturale,
    Dopo un paio di settimane la botta al collo e caviglia del piede è perlopiu guarita, mentre persisteva un dolore a livello dei tendini del 4 e 5 dito, questo dolore da allora ancora mi accompagna
    senza dare segni di miglioramento, e ultimamamente sembra anche lievemente peggiorare estendendosi a tutta la parte esterna del piede, dolore che si presenta anche in assenza di movimento e sopratutto la mattina come appoggio il piede in terra, dolore che permane anche durante la mia attività lavorativa (sto perlopiu seduto) alla quale si aggiunge una sensazione di freddo..

    Ho fatto un ecografia del piede dalla quale però non sono riusciti a vedere nulla a causa di un “evidente infiltrato edemigeno sottocutaneo della regione metatarsale e dorsale in corispondenza del decorso dei tendini peronei esterni e dei tendini estensori del IV e V raggio senza evidenti ematomio raccolte, ma tale infiltrato edemigeno non rende possibile il corretto studio e valutazione delle strutture sottostanti, si consiglia rivalutazione ortopedica”
    Quindi sono andato dall’ortopedico, secondo

    RISPOSTA

    La sua lettera e’ incompleta ma comunque cerchero’ di darle una risposta. Ritengo trattarsi di una tendinite estensori sostenuto da una deambulazione che, per motivi di autodifesa ,si e’ espressa sul bordo laterale del piede.
    Molto importante e’ una riabilitazione in acqua,ovvero con un recupero articolare in assenza di appoggio affiancato ad una deambulazione in acqua al fine di migliorare la propriocettivita’ ,ovvero l’automatismo del controllo posturale.
    utile il perseverare con il ghiaccio locale ed eventualmente un ciclo di Tecar terapia.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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