DOMANDA
Salve dottore,Le scrivo per mia mamma che ha 52 anni e alla quale,il 18bgiugno di quest’anno hanno diagnosticato un carcinoma mammario metastatizzato a livello polmonare.Dalla tac eseguita con mezzo di contrasto hanno riscontrato la presenza di numerosi noduli parenchimatosi polmonari(circa 15 a dx e 20 a sx il più grande dei quali raggiunge i 10 mm),l’oncologa ha deciso di intraprendere la chemioterapia utilizzando il taxotere associato ad un farmaco biologico(herceptin se non sbaglio).volevo chiederle se secondo lei la scelta terapeutica intrapresa è corretta o avrebbe agito prima a livello chirurgico?
Spero in una sua risposta
distinti saluti
RISPOSTA
Gentile Signora
il quadro clinico ci suggerisce una metastatizzazione polmonare da carcinoma mammario. In questi casi non si propone la chirurgia ma giustamente una terapia medica (chemioterapia) mirata sull’istologia.
Alcune volte puo’ essere utile effettuare un nuovo prelievo sulla metastasi per valutare se la neoplasia si è modificata rispetto all’istologia iniziale. Questo vale soprattutto per le pazienti con una lunga storia di malattia che hanno effettuato diverse linee di terapie. La nuova biopsia ci puo’ aiutare a mirare meglio il trattamento.
Saluti
Prof Spaggiari