DOMANDA
Egregia dott.ssa, la mia domanda riguarda il fatto che in seguito alla nostra denuncia, dalle valutazioni anatomo-isto-patologiche risulta presenza di materiale abortivo in utero, non esistono perforazioni, ne patologie gravi che rendessero indispensabile l’asportazione, dai risultati delle perizie risulta adenomiosi e non risulta nessun intervento conservativo tipo isterotomia fundica, ma quello che non capisco come è possibile arrivare a questo punto da un banale raschiamento? era possibile fare qualche cosa per evitare tutto ciò? scusate l’insistenza ma il non riesco a spiegare tutto ciò, se devono togliere l’utero alle donne dopo un raschiamento, forse non ci sarebbero più mamme al mondo!!!! PS io ero alla mia prima GRAVIDANZA
RISPOSTA
Purtroppo non posso dare un giudizio in questa sede. Bisognerebbe avere tutte le informazioni cliniche e capire cosa ha determinato la scelta dell’intervento demolitore. Ci sono medici esperti consulenti dei tribunali ai quali può essere chiesta una perizia. Mi rendo conto della gravità delle conseguenze dell’intervento, ma non posso esserle di aiuto…spero tutto venga chiarito e, in caso di negligenza medica, che le vengano riconosciuti i suoi diritti. Personalmente credo che la cosa più importante sia quella di avere chiarezza su tutto, al di là dell’esito finale. Le rinnovo la mia solidarietà umana e professionale.