DOMANDA
Ho osteoporosi (osteopenia nella diagnosi)in tali termini tscore -2,1(2score+0,4)per la colonna vertebrale
e -2,4 (2score -0,51)femore sinistro. Il medico di base mi prescrive il natecal D3/600 e ranelato di stronzio per l’osteoporosi.Il reumatologo dove mi sono recata per problemi ai piedi, per una accentuata cifosi dorsale
e per forme artrosiche varie (ginocchia, dita delle mani e dei piedi, metatarsalgia etc. mi dice che l’osteoporosi si deve curare subito dopo la menopausa e quindi,tranne il calcio, il resto non è utile.Io ho 78 anni e sono in menopausa dall’età di 50 anni quindi.. non so cosa devo fare.Mi ritrovo comunque che ho le dita delle mani e dei piedi storte e anche doloranti; le ginocchia che non funzionano tanto bene
e soprattutto il dorso che mi fa male(dorsalgia cingolo scapolare con cedimenti somatici con deformazione a lente biconvessa D12 L2).La sera mi sento abbassata di almeno cinque cm. a parte il dolore. Inoltre ho difficoltà a portare me stessa e spesso mi tocca sedermi perchè mi stanco a tenermi su. Fino all’inverno scorso praticavo moderatamente lo sci di fondo,in primavera e quest’estate sono andata fino a
2400 in montagna senza avvertire particolare fatica.
Ho praticato sempre varie attività sportive, frequentato palestre etc.Cosa mi consiglia di fare almeno per arginare una deriva che mi sembra allarmante?A quale specialista posso rivolgermi?Per la ginnastica posturale o il corsetto semirigido con spallacci cosa può dirmi?Grazie
RISPOSTA
I provvedimenti terapeutici suggeriti dal suo medico di base corrispondono alle più recenti indicazioni (veda, se vuole, Current Medical Diagnosis and Therapy, 2012). Bifosfonati e Calcitonina possono aiutare a ridurre il rischio di frattura, Attività fisica, dieta adeguata (in particolare per calorie e apporto proteico) adozione di qualunque accorgimento utile a minimizzare il rischio di cadute, adozione di corsetti semirigidi (evitare complete immobilizzazioni) sono tutti interventi generali utili per la prevenzione e la terapia della patologia di cui lei soffre. Purtroppo c’è del vero in quello che ha detto il suo reumatologo: come in tutte le patologie invecchiamento-associate è fondamentale la prevenzione primaria, che va avviata al più presto possibile: la patologia, una volta instaurata, è praticamente irreversibile.