STRABISMO E TIMIDEZZA

    DOMANDA

    Gent.ma dott.ssa Cesari io soffro di un leggero strabismo e credo sia la causa della mia grande timidezza.. non riesco a relazionarmi bene con le persone penso siano tutte pronte a giudicarmi per questo mio difetto e per questo motivo evito spesso di guardare negl’occhi le persone, a volte evito di guardare perfino il mio RAgazzo… obbiettivamente non è una forma di strabismo grave tanto da non essere operabile e si accentua principalmente quando sono in ansia o stanca.Tra poco dovrò iniziare l’università e mi trasferirò in grande città… e dovrò stare a contatto con nuove persone e questo se devo essere sincera mi preoccupa…molto spesso indosso occhiali da sole scuri per nasconderlo ma capisco anche io che non posso andare avanti cosi…la ringrazio anticipatamente.cordiali saluti

    RISPOSTA

    Gentile Giorgia,
    lei saprà che un leggero strabismo rappresenta la caratteristica che rese celebre Venere – dea della bellezza, dell’amore e della fertilità – come nel dipinto La Nascita di Venere di Botticelli. Perciò tale “piccola imperfezione” si chiama “strabismo di Venere”. Lo strabismo di Venere non fa parte della classica terminologia clinica, ma è un termine di uso popolare per descrivere una leggera forma di strabismo divergente, che l’altro alcune popolazioni aborigene considerano come un segno che tali persone sono toccate dagli dei.
    Detto questo, se il suo disagio psicologico permane lei può fare tre cose:
    – dirsi almeno 10 volte al giorno al mattino (non una di meno e non una di più) che più lei cerca di evitare di guardare negli occhi le persone più il suo disagio aumenta. Lei forse non riesce in questo momento a fare a meno di non guardare negli occhi (o a fare meno di portare gli occhiali) ma sappia che più tenta di evitare lo sguardo altrui, più il suo problema aumenta! E aumenta anche lo stress e l’ansia! Che a loro volta fanno aumentare lo strabismo.
    – cominciare almeno un paio di volte al giorno a guardare le persone di cui ha fiducia, dicendo loro in tono leggermente umoristico: sai di solito evito di guardare negli occhi le persone poiché vorrei nascondere il mio strabismo. Malgrado mi dicano che anche Venere era un po’ strabica, io devo confessare che preferirei non somigliarle sotto aspetto
    – visto che sta per iniziare a frequentare un nuovo ambiente (l’Università) si dica che è la buona occasione per inaugurare nuovi comportamenti: non mettere più gli occhiali da sole. Quando le capiterà di incontrare nuove persone si concentri su ognuna di loro cercando di individuare un loro piccolo difetto fisico e di osservare come ci convivono . Auguri!
    Cordiali saluti

    Vittoria Cesari

    Vittoria Cesari

    Vittoria Cesari

    Docente di psicologia all’Università della Svizzera italiana di Lugano. Nata a Torino nel 1952, vive e lavora in Svizzera. Dopo la laurea in economia e commercio all’Università di Torino, ha conseguito un dottorato di ricerca in psicologia all’Università di Neuchâtel (Svizzera), un diploma in terapie relazionali sistemiche dell’Istituto Gregory Bateson di Liegi e un diploma […]
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