Io e mio figlio

    DOMANDA

    Salve.Sono una mamma molto triste e addolorata.Mio figlio ha 6 anni;quando aveva circa 1 anno,ha cominciato a rifiutarmi:la notte piangeva e se lo prendevo io continuava fino a quando non lo prendeva il papà.Quando stava male,preferiva il conforto del papà,io non potevo nemmeno avvicinarmi.Intorno ai 3 anni,abbiamo trascorso molto tempo insieme senza la presenza del papà e lui si è “affezionato”a me,cercandomi più spesso.Da quando ha cominciato a frequentare la scuola elementare,questo rifiuto si è ripresentato,e fa di tutto per comunicarmi il suo rancore e la preferenza al papà.L’altro giorno ha detto che preferiva che morissi prima io che il papà;oggi ha esordito dicendo che preferirebbe che papà amasse più il nostro criceto che me;ripete che i lavori di casa li debba fare solo io,perchè papà non si deve stancare,io…non importa.Sono sempre stata una mamma attenta,affettuosa e amorevole,ma anche severa quando è stato necessario;il padre è sicuramente più accondiscendente e quella che “detta le regole” impartisce punizioni,sono io.Basta questo per odiare una madre?Lucia.

    RISPOSTA

    I bambini scelgono come genitore preferito quello che già nel primo anno di vita si mostra come più attento essenzialmente alle sue paure e al suo bisogno di essere coccolato e confortato. L’essere alimentato e pulito non costituiscono motivazioni sufficienti all’intaurarsi di un legame affettivo intenso. E’ probabile che suo figlio abbia sentito più nel padre che in lei questa disponibilità; che lei si sia più concentrata sull’imporre regole piuttosto che vedere il mondo con gli occhi del suo bambino. le aspettative di un piccolo sono comunque di affetto e protezione da parte dela madre e non averlo ricevuto secondo i suoi criteri, che forse non coincidevano con quelli che lei ha utilizzato, potrebbe aver portato al rancore e al senso di rivalsa che suo figlio le esprime. Mostrarsi più flessibile, più presente e continuare a prendersi cura del suo bambino in maniera continuativa e costante al di là della delusione che lei giustamente prova potrebbe essere un modo per cambiare le aspettative del piccolo e indurlo a fidarsi di lei oltre che del padre.

    Grazia Attili

    Grazia Attili

    ESPERTA IN RAPPORTI GENITORI-FIGLI E DI COPPIA. Professore ordinario di psicologia sociale all’Università La Sapienza di Roma. Insegna nei corsi di laurea di Sociologia e di Scienze e tecniche del servizio sociale del dipartimento di Scienze sociali dello stesso ateneo romano, dove dirige anche l’unità di ricerca “Attaccamento e sistemi sociali complessi”. Conduce da anni […]
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