DOMANDA
Salve, da circa 2 settimane sono stato sottoposto a orchifunilectomia con risultato istologico ritirato dopo 10 giorni della seguente diagnosi: Neoplasia testicolare mista costituita da teratoma immaturo (40%), tumore del seno (50%) endodermico (c.d. Yolk sac tumour) e neoplasia intratubulare a cellule germinali con estensione extratubulare (10%). Non evidenza di invasione vascolare. Tonaca albuginea, epididimo e margine sul funicolo indenni da neoplasia.
Il restante parenchima è rappresentato da tubuli seminiferi con spermatogenesi conservata ma con numero di spermatidi maturi ridotti (n. medio x 10 sezioni tubulari:4.0) come da ipoplasia spermatogenica.
Stadio TNM: pT1
A questo riguardo, sono a conoscenza che si deve trattare il caso di non seminoma e che oltre tutto tra questi il piu malvagio dovrebbe essere il teratoma, ma secondo Voi h buone probabilità che possa “bastare solo” un trattamento di controllo per ora o al massimo un ciclo di chemioterapia?
Voglio assolutamente sperare che l’intervento ai linfonodi non sia per forza necessario.
La Ringrazio
RISPOSTA
Gentile signore,
l’intervento ai linfonodi non è per forza necessario, anzi lo è soltanto in una minoranza di casi.
I dati che lei mi invia non sono sufficienti per una decisione terapeutica. Occorre infatti che venga fatta una stadiazione con TAC total body e con i marcatori tumorali (alfa-fetoproteina e beta-HCG), valutando se prima dell’intervento erano alti e se sono ritornati nella norma entro tempi compatibili con la loro emivita nel sangue.
Le consiglio di fare al più presto questi esami (se non già fatti) e poi riparlare a fondo del suo rischio individuale con il medico oncologo che la seguirà. Non è detto che lei debba abbia bisogno di fare ulteriori terapie, la malattia è guaribile nella quasi totalità dei casi. Occorre però arrecare a lei il minor danno possibile.
Saluti
Dr Rodolfo Passalacqua