DOMANDA
Salve dottore, sono una ragazza di 22 e soffro di acufeni da quasi 2 mesi. Tutto è iniziato la sera del 6/1 all’orecchio dx ed era simile ad un ronzio elettrico; non c’è stato un vero e proprio evento causante, l’unica cosa che posso associarvi è che ho avuto un calo di pressione sanguigna (io soffro di pressione bassa). In seguito l’acufene si è manifestato anche nell’altro orecchio, ma con un’intensità e tonalità maggiore rispetto a quello dx. Sono stata da due otorini e ho fatto tutti gli esami di routine (esame impedenziometrico, audiometrico ed evocati acustici) risultati tutti nella norma. Con il passare dei giorni è comparso anche dolore che poi è scomparso. Sono andata da un terzo otorino il quale mi ha diagnosticato CATARRO TUBARICO in relazione al mio racconto e mi dato una terapia di 10 gg con aerosol clienil+fluibron, decongestionante nasale e mucolitico tutto 2 volte al gg. Ho terminato la terapia ieri e ad oggi i sintomi sono i seguenti: l’acufene sx compare solo, in maniera ridotta e variabile, quando mi corico dal lato sx mentre nell’altro orecchio il ronzio c’è sempre ma con tonalità molto bassa quasi impercettibile; inoltre avverto del catarro retronasale che non riesco ad espellere e quando deglutisco sento un “click” nelle orecchie, senza contare la presenza di una sostanza densa all’interno dell’orecchio (mi sembra sia alle spalle del timpano) che mi da la sensazione che la pressione interna(dell’orecchio) sia elevata. Qual’è il suo parere in merito?
RISPOSTA
Gentile signora,
mi limiterò ad alcune considerazioni di carattere generale.
La maggior parte delle persone con acufene ha esami audiometrici normali; nella persistenza dell’acufene l’aspetto emotivo è spesso determinante.
La diagnosi di “catarro tubarico” necessita di una conferma strumentale con un esame audiometrico ed impedenzometrico.
La sola storia clinica di avvertire un click nell’orecchio non consente una diagnosi. L’unico consiglio che mi sentirei di darle è una rivalutazione in un ambulatorio specializzato nel disturbo.
Porgo distinti saluti
Roberto Teggi