DOMANDA
Egregio dottore, le scrivo a proposito di mia madre che ha 83 anni ed è portatrice sana di anemia mediterranea; da qualche tempo si sente fiacca e dalle analisi del sangue risulta:
rbc 5.78
hgb 12.2
htc 40.2
mcv 69.6
mch 21.1
mchc 30.3
rdw-sd 39.0
rdw 15.7
plt 188
wbc 4.42
neut 49.7
lymph 35.5
monociti 10.2
ves 38
FERRO 59
Potrebbe assumere del ferro e se sì, in quale forma?
Le preciso che mia madre assume giornalmente acido folico 5mg x il controllo dell’omocisteina.
Anche io sono portatrice sana di microcitemia e spesso sono fiacca; il ferro non è controindicato?
La ringrazio e la saluto.
RISPOSTA
Gli esami di sua madre mostrano un livello di emoglobina nella norma, e quindi la sua stanchezza non è ascrivibile ad un quadro di anemia. L’assunzione di acido folico nei soggetti con anemia mediterranea (microcitemia) è sempre consigliato, anche in assenza di iperomocisteinemia. I livelli di ferro sierico di sua madre sono nei limiti della norma, mentre non ha eseguito l’esame della ferritinemia e della transferrinemia, che sono indispensabili per verificare l’eventale deplezione di ferro dall’organismo e quindi la necessità di una supplementazione. Il ferro assunto per via orale è comunque assorbito in scarsa misura e spesso si associa a sintomi gastrointestinali. Pertanto la sua assunzione è indicata solo qualora ne sia verificata la necessità, in particolare dopo la menopausa.