DOMANDA
Salve dott. Dettore,
è da un pò che volevo scrivere ma avevo un pò di vergogna e forse sono solo preoccupata, comunque le spiego il mio problema. Sono una ragazza di 25 anni sposata da 4 e sto insieme a mio marito da 10 anni.. Lo amo tanto e credo anche lui perchè me lo dimostra, da qualche mese ho notato che mio marito guarda film porno, me ne sono accorta controllando il pc. Gliene ho parlato dicendo che non ne vedo il motivo, che mi sento un pò offesa e penso che magari lui cerca interesse in altre cose.. Noi abbiamo rapporti frequenti, ci desideriamo ma io non riesco a capire il perchè deve guardare questi film.. Li guarda ogni volta che ha tempo, che si trova da solo a casa.. Lui dice che lo fa perchè gli piacciono, si eccita ma nulla toglie il desiderio che ha nei miei confronti, anzi vuole che li guardiamo insieme, io non voglio.. Secondo lei perchè lo fa? Devo preoccuparmi? Devo ammettere che tra noi non è cambiato niente ma io non posso fare a meno di pensarci rischiando a volte di litigare.. Lui dice che non fa niente di male.. Secondo lei? In attesa di una sua risposta la ringrazio..
Cordiali saluti
RISPOSTA
Il fatto che occasionalmente un uomo felicemente sposato e con una attiva vita sessuale con la moglie si diverta a vedere ogni tanto dei film porno non è di per sé preoccupante: può essere per alcuni uomini un passatempo come un altro, che nulla ha che vedere con l’amore e l’attrazione per la propria compagna. Analogo discorso si può fare se l’uomo propone alla compagna di condividere talora la visione di tali filmati: può essere un modo per inserire qualche spunto di novità nella vita sessuale, che, com’è noto è molto sensibile, in senso negativo, all’abitudine e all’uniformità.
Però, il discorso può cambiare se la persona impegna una parte sempre più rilevante del proprio tempo in tali visioni e se lo fa ogni giorno o quasi. In tali casi si potrebbe configurare una dipendenza sessuale, che è una condizione complessa, derivante da una molteplicità di fattori e cause molto diversi fra loro e variabili da persona a persona, condizione che in taluni casi può diventare anche grave e richiedere interventi terapeutici specialistici. Da quanto lei mi scrive, e in questa sede, naturalmente non è possibile dire se questo è il caso di suo marito, che potrebbe invece appartenere alle situazioni benevole e normali descritte sopra, all’inizio, di questa mia risposta. Come ho detto la differenza fra una situazione normale e una potenzialmente patologica sta nella quantità del tempo impiegato nella visione del materiale porno (quantità che tende ad aumentare via via col passare dei mesi), nella frequenza con cui ciò avviene e nell’impossibilità, o estrema difficoltà, di sospendere tali visioni, che divengono necessarie come la droga per un tossicodipendente.