DOMANDA
Gentile Dottore, grazie per la Sua risposta e rispondo volentieri alle Sue domande sulla mia alimentazione. Da 8 mesi, anche per difficoltà digestive, ma anche per trigliceridi alti, la mia alimentazione è: a colazione: latte di riso con qualche fetta biscottata, verso le ore 11 un po’ di frutta, inizio il pranzo con una insalata verde e poi legumi oppure un pesce oppure una fettina di carne, quasi sempre bianca, con qualche fetta di pane integrale oppure pasta con pomodoro. Verso le ore 18 un po’ di frutta,a cena quasi sempre centrifugato di verdure: carote, sedano, mele, cavolo. L’unica cosa che ho fatto, rispetto alla alimentazione di prima, è aver inserito i due spuntini di frutta da soli e non insieme ai pasti, ma la digestione non è migliorata, infatti spesso non digerisco dopo il pranzo, se può aiutare mi rendo conto di non aver digerito se dopo circa tre ore dal pranzo inizia il dolore di testa, parte destra della fronte, con senso di vomito e sento di non aver digerito. Anche per questo a cena preferisco un centrifugato di verdura. Quasi mai mangio formaggi, a volte un po’ di mozzarella. Recenti esami del sangue erano ok, tran i trigliceridi alti, 260. Ho fatto test di intolleranze alimentari e tutto ok. Come Le dicevo nella precedente domanda ho fatto colonscopia, gastroscopia con risultati negativi,solo una ecografia epato-biliare ha dedotto colecisti ispessita, e per questo Le chiedevo se può essere dispepsia biliare e che altri farmaci provare? Grazie e Saluti!
RISPOSTA
La sua dieta mi sembra sana, nel complesso. La cefalea non è propriamente un sintomo “biliare”. Le coliche biliari, serie o leggere che siano, si manifestano con dolore alla parte alta e destra dell’addome, con irradiazione posteriore, sino alla scapola destra. Si associa nausea e vomito. I suoi sintomi, invece, fanno pensare ad una sindrome emicranica, preceduta, come accade spesso, da sintomi in apparenza “digestivi”. In questi casi, il parere del suo medico di famiglia – e quello eventuale di un neurologo esperto di cefalee – può essere importante ai fini diagnostici e della terapia.
Tornando alla alimentazione, io in genere consiglio (come nel mio libro “Fegato sano”, a pranzo, un piatto di cereali integrali (pasta o riso, avena, orzo, farro) preceduto da verdure miste crude e la sera sempre verdure, seguite da un pasto proteico (o legumi o formaggio fresco o uovo o carne di tacchino/pollo o pesce) con pane integrale. Nel suo caso, ricordo, è importante dosare, se non lo ha fatto, l’anti-transglutaminasi e l’anti-gliadina nel sangue. Oltre alla celiachia esistono, infatti, casi di ipersensibilità al glutine che si giovano, eventualmente, di una dieta senza glutine.
Visti i trigliceridi cammini, mi raccomando, un’ora al giorno tutti i giorni.
Cordialmente