DOMANDA
Gentilissima Dott.ssa Attili, le chiedo gentilmente un consulto: mia madre, 60 anni, ha iniziato una cura (diagnosi di sindrome ansiosa-depressiva reattiva) con Sereupin 20 mg al giorno per tre mesi, Samyr 5 puntura al mese per tre mesi, e Frontal gocce al bisogno 8il forntal inizato ad assumerlo 1 anno fa per via di un attacco di panico). Ha iniziato la cura 7 giorni fa e oggi, dopo giorni di peggioramento del suo umore, sta già un pò meglio. E’ la prima volta che accade, sono molto spaventata e vorrei chiederle se la cura le sembri appropiata nelle dosi e nella tempistica (bastano 3 mesi?) e se le medicini che prende potranno crearle dipendenza. Sarà semplice smetterne l’assunzione? Una volta guarita, sebbene i problemi che probabilmente hanno scatenato la crisi non cesseranno di esistere (cosa forse necessaria perchè non ci sino ricadute?), si potrà considerare indenne da latre ricadute e guarita deifinitivamente? Come posiamo aiutarla noi familiari?
Grazie mille per ogni suo consiglio.
RISPOSTA
Immagino che i farmaci di cui lei parla siano stati prescritti a sua madre da uno psichiatra; sarà lui a rassicurarla sulla tempestica e sul rischio di dipendenza. Certo se i problemi che hanno scatenato la crisi non cesseranno di esistere ,la vulnerabilità a che ci siano ricadute non è da escludere. I familiari possono essere di grande aiuto se riescono a far sentire la loro presenza affettuosa e il loro sostegno. Sarà comunque il suo medico curante la persona più adatta a indirizzare il percorso giusto che possa portare ad una risoluzione del problema.
