DOMANDA
Gent.mo Dott.Naldi,
mia madre da circa 18 mesi presenta un prurito dopo essersi fatta la doccia o il bagno.
Ha provato un po’ di tutto: acqua fredda/calda, vari saponi neutri/delicati/ecc… vari altri accorgimenti. Ha assunto anche antistaminici, ma il problema non è stato risolto.
L’intensità del prurito è variabile, e tende a diminuire dopo trenta-quaranta minuti; inoltre gli esami di sangue presentano risultati nella norma.
Cosa ci consiglia?
RISPOSTA
Caro lettore,
penso si tratti di una condizione definita come “prurito acquagenico”. Il prurito acquagenico è caratterizzato dal manifestarsi di crisi di prurito quando la pelle viene a contatto con l’acqua durante il bagno o la doccia ed è probabilmente dovuto ad un rilascio eccessivo di una sostanza, l’acetilcolina, a seguito di tale contatto. Va distinto dall’orticaria fisica di natura acquagenica, o semplicemente orticaria acquagenica in cui sono presenti le lesioni dell’orticaria. E’ bene avere eseguito degli esami ematochimici e che questi siano normali. Infatti, il prurito acquagenico può essere una manifestazione di alcune condizioni ematologiche come la policitemia vera. La gestione clinica del prurito acquagenico non è semplice. Si osserva che alcune soluzioni saline, per esempio soluzioni di bicarbonato di sodio, possono ridurre l’intensità delle crisi di prurito acquagenico. In presenza di sintomi persistenti si può considerare la fototerapia con ultravioletti B. Localmente, un beneficio si può ottenere con creme a base di capsaicina, un alcaloide derivato dal peperoncino.
Cordiali saluti
Luigi Naldi