Perché mio figlio si comporta male a scuola?

    DOMANDA

    Buongiorno,
    vorrei un suo parere per quanto riguarda mio figlio di oramai 10 anni che nell’ultimo periodo a scuola si comporta male, nel senso che la maestra mi ha riferito che è irriverente, svogliato e disturba in classe. Siccome è un comportamento che si manifesta solo a scuola e solo negli ultimi mesi, vorrei che mi desse un consiglio su quale strada devo seguire per cercare di cambiare questi atteggiamenti.
    Grazie

    RISPOSTA

    Gentile signora,

    certamente suo figlio con questi comportamenti per lui insoliti sta segnalando un disagio, richiamando la vostra attenzione.
    Non è facile capire a distanza, senza ulteriori elementi, quali siano le cause di questi atteggiamenti del bambino.
    A casa è successo ultimamente qualcosa? È un periodo tranquillo in famiglia o c’è qualche variabile che può destare preoccupazione nel figlio?
    A scuola ha cambiato insegnanti? Ha cambiato compagni di classe?
    Potrebbe ipotizzarsi anche che ci sia qualche problema all’interno della scuola, come, per esempio, qualche episodio di bullismo che può farlo soffrire o renderlo nervoso.
    Per prima cosa suggerirei di parlare con suo figlio con calma, senza rabbia e senza atteggiamenti indagatori, accusatori o colpevolizzanti, dicendogli che voi genitori sentite che lui a scuola non va più volentieri e fatica a mantenere un comportamento adeguato. Ditegli anche però che vorreste capire per poterlo aiutare a stare meglio con i compagni e con gli insegnanti; fatevi raccontare la sua giornata a scuola, da quando entra a quando esce; domandategli con chi si trova meglio e con chi si trova peggio sia per quanto riguarda i compagni che i maestri; fatevi dire in quali momenti in classe si arrabbia o perde la pazienza e come si sente in quei momenti; raccontategli di quando succedeva a voi alla sua età di arrabbiarvi con i grandi e come vi sentivate. Insomma, cercate di ascoltarlo, rispecchiandogli la sua difficoltà, ma al contempo fatevi sentire fermi nell’intenzione di aiutarlo e contenerlo. Cercate insieme a lui un modo per evitare quei comportamenti a scuola quando perde la pazienza, accordandovi su una data modalità che lui tenterà di mettere in atto, raccontandovi poi come è andata.
    In genere questo tipo di relazione funziona sia per capire cosa è successo sia per apporre eventuali correttivi.
    Mi faccia sapere.

    Un cordiale saluto
    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da anni del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. È direttore scientifico del Festival Nazionale dell’Educazione; autrice di diversi libri e manuali per genitori e docenti; realizza e coordina progetti europei sull’educazione emotiva; conduce ‘scuole per genitori’; è formatrice di insegnanti e coordina la piattaforma online […]
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