DOMANDA
Buongiorno scrivo per conto di mio padre al quale è stato diagniostica un mieloma multiplo. E’ in terapia con Velcade, lui ha 79 anni. Buona la condizione fisica ma il suo problema maggiore è il dolore alla schiena, ha una lesione importante all’osso sacro. i dolori però stanno anche sorgendo in altre parti del corpo in specie al costato. Non si ha un origine specifica di questi altri dolori, il medico ematologo ha evidenziato forse più una bronchite che una espansione del mieloma. Fatto sta che sta soffrendo molto per il dolore, anzi dice che se il dolore si attennuasse starebbe bene. Attualmente per il dolore l’ematologo gli ha prescritto il contramal, ma ha effetti blandi. Alcune volte però di ns iniziativa somministriamo il dicloreum e in questi casi gli spariscono tutti i dolori, anche quelli alla schiena. Al dire il vero in passato prima dell’inizio della cura, è partita solo 2 settimane fa, il dicloreum aveva blanda efficacia. Oggi invece quando l’effetto del dicloreum è in corso si alza dalla sedia e muove anche qualche passo. La domanda è questa: quale uso puo’ fare del dicloreum, ho letto nel foglio delle istruzioni che non puo’ essere somministrato per lunghi periodi. Esiste qualche altro farmaco che puo’ far diminuire sensibilmente il dolore? grazie in anticipo, se vuole potro’ inviare qualche altro dato clinico o strumentale in mio possesso
RISPOSTA
L’uso prolungato di antiifiammatori non steroidei è sconsigliato per i dolori cronici benigni non reumatologici in quanto gravato da effetti collaterali gastrici e renali.
Nel caso in cui non siano sufficienti 400 mg di tramadolo al giorno e il dolore sia severo, è prescrivibile un oppiaceo cosidetto “forte” tra i quali la buprenorfina, il fentanyl, l’ossicodone, il tapendadolo e l’idromorfone. Vanno prescritti sotto controllo medico nel tempo per ragggiungere la minima dose efficace e controllare i possibili effetti collaterali.