possibile embolia polmonare?

    DOMANDA

    Buonasera dottore,Vi scrivo per avere un consulto riguardo il decesso di una parente, chi mi chiede di scrivervi e’ sua figlia.La donna in questione aveva 59 anni,e aveva molte patologie.circa 13 anni fa ha subito un intervento al cuore dove le sono state impiantante delle valvole meccaniche,e dal 2001 per problemi di coagulazione del sangue assumeva il farmaco cumadin.tra le varie patologie c’era il colesterolo elevato,pressione arteriosa alta,ipotiroidismo e da una ecografia carotidea era risultato uno stato di arteriosclerosi,e inoltre soffriva di fibrillazione aortica.I familiari avevano notato che le gambe,(polpacci e dorso del piede)avevano assunto un colore violaceo quasi nero,mentre nelle cosce oltre al colore violaceo erano presenti molte vene varicose.circa un anno fa ha avuto un TIA.La sua morte e’ avvenuta all’improvviso,il marito l’ha trovata seduta pensava stesse dormendo,invece poi si e’ reso conto che era morta.La figlia non riesce a togliersi un immagine dalla testa. il volto della madre era blu…in quel momento presi dalla disperazione hanno deciso di non farle fare l’autopsia..ora pero’ la figlia non si da pace..vorrebbe sapere quale potrebbe essere un eventuale causa della morte,in particolare perche’ il viso era blu.sa bene che non potra’ avere una diagnosi certa,ma almeno una possibile causa.il personale del 118 ha supposto che si sia trattato di embolia polmonare..potrebbe essere questa la causa? La ringrazio per la sua disponibilita’

    RISPOSTA

    Gent.Sig.ra
    dalla lettura delle tante malattie che aveva Sua madre si possono dedurre diverse possibili cause di morte. L’embolia polmonare massiva è una di queste. C’è da dire che la Signora stava assumendo un anticoagulante (il Coumadin) che è un farmaco che rendendo il sangue “più fluido” può prevenire la formazione di trombi e quindi di embolie. Per assumere la giusta dose “preventiva” del farmaco ci si regola su valori di esami del sangue ripetuti periodicamente, tra cui l’INR. Non è sempre facile mantenere valori protettivi di INR con il coumadin, perché farmaci, malattie e fattori alimentari non sempre prevedibili possono interferire con il Coumadin. Quindi potrebbe essere che al memento dell’evento fatale i valori di INR non fossero ottimali, ma si tratta solo di illazioni non dimostrabili neanche con l’autopsia. Se devo essere sincero, non credo comunque che far fare l’autopsia avrebbe potuto servire dato che comunque già si sapeva di un diffusa patologia vascolare che colpiva più distretti dell’organismo in modo significativo.
    Succede spesso che i famigliari abbiano “sensi di colpa” quando muore un congiunto e questo succede soprattutto quando i legami con le persone che non ci sono più erano di amore. Io consiglierei di dare spazio ai ricordi migliori di Sua madre e a quell’amore che sicuramente le rimane per lei.

    Marco Confalonieri

    Marco Confalonieri

    Direttore della struttura complessa di pneumologia degli Ospedali Riuniti di Trieste. Nato a Piacenza nel 1958, professore associato di Malattie dell’Apparato respiratorio all’Università degli Studi di Trieste.
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