Microalbuminuria

    DOMANDA

    Salve
    mi chiamo Calogero papà di Rosita di anni 13.
    Alla nascita la bimba presentava dilatazione del rene sx seguita dalla Clinica pediatrica I° Policlinico di Napoli, riscontrava idronefrosi, rene che filtra a sufficienza, a 4 anni cambia il quadro viene indicato intervento “liberatorio”PUP sx che viene eseguito a Padova ,tutto ok,dagli esami risonanza inclusa ok,rene che rimane dilatato e che comunque libero da ostruzioni.Ogni anno viene seguita a controlli regolari.Crescita perfetta,assenza totale di disturbi,mai infezioni o febbre.
    Pochi mesi fa nel normale controllo annuale,viene indicato presenza di microalbuminuria.Giusto domani ripetiamo l’esame perche nel primo era passato da poco ciclo mes. e forte caldo a dire della dott.ssa poteva essere influenzato.
    Chiaramente le potrei fare avere ulteriori sviluppi.
    La domanda è,giachè il disturbo del rene è riferito al lato sx,ed il lato dx funziona perfettamente,nella peggiore prospettiva che si stia sviluppando un inizio di sofferenza renale che ha dato indicatore nelle urine,ah chiedo scusa dimenticavo Creatinina altri valori regolari,tale proBlema sarebbe sul rene operato sx? Che dovrebbe essere il resonsabile di tale risultato,oppure può interessare anche il dx conseguente risultato che entrambi i reni diano segni di sofferenza con evoluzioni che avremo in futuro?
    In parole povere se il rene sx che ha avuto danni provoca ciò,possiamo escludere il dx?Grazie di cuore

    RISPOSTA

    Gentile Calogero,

    la sua lettera fa trasparire la comprensibile preoccupazione per la salute di Rosita, che già ha dovuto subire un intervento chirurgico alla sua giovane età. Gli elementi salienti, di interesse anche per altri lettori, sono i seguenti:
    idronefrosi (ovvero dilatazione delle cavità renali in cui si raccoglie l’urina dovuta ad una difficoltà di scarico, di solito per una condizione di restringimento in un punto delle vie urinarie, spesso presente fin dalla nascita). Questa condizione non è sempre da operare, ma in alcuni casi è necessario perché una pressione eccessiva può danneggiare il rene. Nel caso di Rosita è stata scelta la via dell’intervento e sono sicuro che è stata correttamente ponderata ed eseguita. L’assenza di sintomi e manifestazioni cliniche indica che la situazione è ottimale.
    Funzione del rene destro rispetto al rene sinistro. Abbiamo due reni, il che favorisce la sopravvivenza perche senza reni non si può vivere (veramente ora si può vivere anche senza reni, grazie alla dialisi, ma questo è un altro discorso che non riguarda assolutamente Rosita). Tuttavia, la natura ci ha favorito perché anche nel caso sfortunato in cui un rene non funzioni, il rene superstite garantisce una depurazione ottimale. Per questo motivo quando facciamo i trapianti renali da donatore vivente togliamo uno dei due reni ad una persona sana per darlo a un paziente che fa la dialisi. I donatori di rene non hanno rischio maggiore di sviluppare insufficienza renale nel resto della loro vita.
    Microalbuminuria. Può essere un segno iniziale di sofferenza renale e pertanto non va trascurato, ma non necessariamente è un problema perché ci sono diverse cause che la possono provocare. Correttamente sono già stati richiesti nuovi controlli.
    In sintesi, in base agli elementi disponibili mi sembra che la sua bambina sia curata benissimo e allo stato attuale non vedo elementi di preoccupazione.

    Cordiali saluti,

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi dell’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo a Milano. Nato a Milano nel 1960, si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato all’Università degli Studi di Verona. Ha studiato e svolto tirocini all’estero, soprattutto negli Usa.
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