chiarimento e consiglio per RMN

    DOMANDA

    Mia madre 83 aa con ipert. arter.: assume antipert./cardioaspir. da tanti anni.Ha spesso giramenti di testa. Referto RMN encefalo:”studio encef. con tecnica turbo spin-echo con 2 echi(immagini in densità protonica e pesate in T2)sul piano assiale e con tecnica spin-echo per immagini pesate in T1 sul piano sagitt., ass. e coronale. Sist. ventr. in asse norm. – In regione peritrigonale bilateralm e fronto pariet e bilateralm presenza di multiple aree puntiformi di alterato segnale iso iperintense in densità protonica ed iperintense nelle immagini pesate in T2 da riferire ad esiti in gliosi di sofferenza parenchimale su base ipossica cronica ad eziologia vascolare. – A carico della regione insul. sn piccola area di alterato segnale ipointensa in tutte le sequenze con amplificaz. del segnale ipointenso nelle immagini ottenute con tecnica gradient echo pesate in T2 che potrebbe essere compatibile con accumulo di materiale emosiderin. in sede di pregresso lesione vascol di tipo emorrag. – A carico del ponte presenza di area puntiforme di alterato segnale ipointesa nelle immagini paesate in T1 e iperintensa nelle immagini pesate in T2 che potrebbe essere compatibile dilataz. degli spazi perivascol. di virchow-robin. – Altre aree puntiformi dello stesso significato a carico dei nuclei della base bilateralm”. Premesso che la farò visitare,tutto ciò cosa significa? E’ grave? In generale, cosa si fa in casi del genere (quale protocollo si suole seguire)? Distintamente ringrazio!

    RISPOSTA

    Caro signore o signora
    il referto RMN che mi ha riportato descrive delle situazioni pregresse. In poche parole, sua madre ha avuto in passato, e per passato intendo anni addietro, delle micro-ischemie passate inosservate dal punto di vista clinico, nel senso che sono state asintomatiche o i cui sintomi sono stati così lievi da non destare preoccupazioni in quel momento (es. una stanchezza improvvisa, lieve sensazione di vertigine, ecc.). In base a quello che leggo, sua madre avrebbe avuto addirittura una micro-emorragia rimasta clinicamente silente, o inosservata. In ogni caso, le caratteristiche descritte alla RMN sono da attribuirsi all’ipertensione arteriosa, non all’assunzione di acido acetilsalicilico (cardioaspirina). Come pure, circa le vertigini che riferisce, suggerirei di eseguire un monitoraggio delle 24 ore della pressione arteriosa per verificare la validità della terapia, ovvero se sia necessario modificarla. La saluto

    Cristiano Capurso

    Cristiano Capurso

    ESPERTO IN MALATTIA DI ALZHEIMER E DEMENZA. Docente di geriatria all’Università degli Studi di Foggia. Nato a Bari nel 1969, si è laureato e specializzato in geriatria all’Università di bari. È dirigente medico di 1° livello presso l’azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Foggia. Si occupa di ricerca di biologia molecolare e cellulare sul metabolismo lipoproteico, […]
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