Qual è la migliore terapia per il tumore allo stomaco?

    DOMANDA

    Gentile dottore, mio cognato ha subito una gastrectomia subtotale con linfadenectomia D2 presso l’ospedale di Cosenza. Il referto della biopsia è il seguente: l’adenocarcinoma ha infettato inizialmente la parete muscolare con micrometastasi di un linfonodo. Le chiedo il suo parere sulla gravità o meno della cosa e se è sufficiente una chemioterapia audiuvante o qualcosa di più.
    La ringrazio

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    la sua domanda è molto attuale in quanto al momento non esiste una terapia standard dopo l’intervento per tumore dello stomaco e sono in corso numerosi studi. Quello che si può dire è che la prognosi di suo cognato è relativamente buona con un rischio di recidivare inferiore al 40-50% per i prossimi 3-5 anni. La chemioterapia da sola riduce il rischio di una recidiva nell’ordine del 5%, una chemioterapia associata a radioterapia sulla sede epigastrica dà risultati migliori ossia riduce il rischio del 10-15%. E’ però più tossica e va fatta in centri che hanno esperienza per questo tipo di terapia.

    Rodolfo Passalacqua

    Rodolfo Passalacqua

    ONCOLOGO MEDICO. Direttore del reparto di medicina e oncologia dell’ospedale di Cremona. Nato nel 1954 a Reggio Calabria, si è laureato in medicina all’Università di Messina nel 1979 per poi specializzarsi in oncologia all’Università di Parma nel 1984. È professore a contratto di oncologia presso l’Università di Parma.
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