Capelli che cadono

    DOMANDA

    Salve Dottore,

    sono una ragazza di 25 anni e da circa un anno ho un’abbondante caduta di capelli. Ciò si verifica non in determinati periodi dell’anno, come mi è sempre successo, ma continuativamente da un anno a questa parte.La cosa strana è che non sono diventata calva, ho sempre la mia bella chioma con tanti capelli. Lei capirà bene che è alquanto fastidioso questo problema. Vorrei sapere se è normale oppure devo intervenire in qualche modo e,soprattutto, da cosa può dipendere visto che non mi era mai capitato prima.

    Ringraziandola per la disponibilità, le porgo cordiali saluti.

    Loredana

    RISPOSTA

    Cara signorina, comprendo che la sensazione di perdere i capelli più copiosamente del solito possa preoccupare. Consideri, comunque, che il livello di caduta giornaliera considerato normale si aggira attorno ai 100 capelli persi al giorno, nonostante il numero possa variare, in un range tra 20 e 200. Ciò accade in base al rapporto crescita-caduta: con livelli bassi di caduta si può essere affetti da alopecia quando i capelli persi non vengono sostituiti da quelli nuovi, diversamente si può avere una caduta elevata senza essere affetti da calvizie, in quanto i capelli caduti sono rapidamente sostituiti. I fattori alla base sono organici. La caduta può dipendere da uno scarso funzionamento della microcircolazione del sangue: i bulbi (le radici) non sono sufficientemente irrorati, quindi non ricevono il nutrimento necessario in termini di ferro, proteine e vitamine. Oppure le ghiandole sebacee, sotto l’influenza degli ormoni maschili, presenti anche nelle donne, possono produrre una quantità eccessiva di sebo che finisce per comprimere i vasi sanguigni. Persino un’eccessiva tensione nervosa, ossia lo stress, può ridurre l’afflusso di sangue ai vasi sanguigni. Un’altra causa è rappresentata dalla fibrosi: un indurimento delle fibre di collagene (le costituenti principali del tessuto connettivo) che comprimono la radice del capello, spingendola verso la superficie del cuoio capelluto e limitandone l’afflusso di nutrimento tramite i vasi sanguigni. Così la radice s’indebolisce e tende a staccarsi. I dermatologi, per diagnosticare una calvizie valutano non tanto il tasso di caduta quanto la quantità di capelli presente sul cuoio capelluto. Il telogen effluvium, ossia la fisiologica perdita dei capelli, dipende da un ritardo nel ciclo di crescita dei follicoli capilliferi. Tramite una biopsia si può analizzare quanti follicoli capilliferi sono in fase telogen: nella norma se compresi tra il 10 e il 20%, indizio di patologia se arrivano o superano il 40%. Tutto ciò per dirle che molto probabilmente si tratta soltanto di un indebolimento passeggero. Ciononostante, può aiutarsi curando l’alimentazione, proteine in testa, poi anche vitamine, sali minerali e oligoelementi come ferro e zinco. Utili anche integratori ricchi di tali sostanze, previa analisi del sangue per capire esattamente le reali necessità dell’organismo. Correre ai ripari significa anche ricorrere alla cosmetologia con i trattamenti anticaduta: di solito si tratta di lozioni, a base di vitamine e fitoestrogeni, (sostanze naturali energizzanti come luppolo, ginseng e salvia), da applicare due o tre volte la settimana e ripetere a intervalli regolari di tre o quattro mesi. In ogni caso, le consiglio una visita dal dermatologo, l’unico specialista nel campo, che la aiuterà a trovare i rimedi più adatti al suo caso. Cordiali saluti, Antonino Di Pietro.