DOMANDA
Gentile Dottore,
ho 50 anni e da ca. sette soffro della sindrome delle gambe senza riposo. Con il pramipexolo e Rivotril il problema viene tenuto sotto controllo abbastanza bene. Sono in menopausa da 6 mesi.
Negli ultimi mesi la lombalgia i cui soffro da anni si è aggravata e gli esami hanno evidenziato un quadro complesso (ernie multiple, stenosi). Da qualche settimana appena mi sdraio la gamba destra (i problemi della schiena sono principalmente nel lato destro) comincia ad avere crampi senza tregua, ogni 20 secondi tutta la gamba si contrae, a volte i crampi durano diverse ore, una volta per l’intera notte, senza tregua. Il giorno dopo i muscoli sono indolensiti.
Le contrazioni sono diverse dai movimenti delle gambe senza riposo: la causa può essere la patologia della schiena? A me sembra che tuttto parta proprio da lì. Riesco a placare (solo parzialmente) i crampi con un mix di pramipexolo+Rivotril+ossicodone (che uso per il mal di schiena). In questo modo riesco a dormire ca 4-5 ore, anche se un minumo stimolo (un rumore, il contatto con la coperta, la luce ecc.) fa scattare una serie di crampi.
Siccome la terapia per curare la schiena per il momento consiste nella fisoterapia e negli ananlgesici (per ora con pochi risultati), devo sopportare questi crampi ionsieme alla lombalgia che già rende la vita molto complicata?
Grazie e cordiali saluti.
RISPOSTA
Cara signora, la sindrome delle gambe senza riposo (RLS), di cui lei afferma di soffrire, può spesso essere associata con sofferenza dei nervi (neuropatie o radiculopatie) a cause diverse, fra cui quella a cui lei fa riferimento (ernie discali multiple lombo sacrali, presumo). Quando la RLS si complica i questo modo in effetti bisogna fare ricorso a una terapia combinata. Vanno però anche eseguiti esami strumentali (EMG, RMN del rachide) per valutare l’entità della sofferenza neurogena periferica. Tuttavia, i sintomi che lei afferma quando si corica e cerca di dormire sembrano più un accentuazione della RLS che un quadro legato alla sofferenza dei nervi periferici. Il consiglio è di farsi valutare in un Centro di Medicina del Sonno, per cercare di verificare bene l’entità della RLS, eventualmente eseguire esami (Polisonnografia) per valutare l’entità del quadro notturno e stabilire la terapia più adeguata. Quella che utilizza ora va bene, tuttavia bisogna considerare le dosi e gli orari di somministrazione. Cordiali saluti