curaro

    DOMANDA

    Salve professore, leggo su vari libri (anche romanzi, non sono un medico) dell’uso del curaro in campo medico. Una curiosità: è impiegato in anestesia?

    RISPOSTA

    I curari sono sostanze di origine naturale che possono bloccare la trasmissione muscolare. In altri termini, piccole dosi di queste sostanze possono paralizzare i muscoli di un animale ( o di un uomo). Per tale motivo venivano utilizzate dagli indios sudamericani che intingevano le frecce delle cerbottane in queste sostanze. Non appena la sostanza entrava nel circolo l’animale si accasciava e moriva per paralisi dei muscoli respiratori.

    Sostanze chiamate “curari” vengono usate in anestesia. In realtà da tantissimi anni non si usa più la cosiddetta “tubocurarina”, diretta discendente delle sostanze vegetali usate dagli indios. Si usano invero sostanze con caratteristiche farmacologiche analoghe, più maneggevoli e con minor numero di effetti indesiderati, attualmente definite “miorilassanti”.

    In Anestesia si usano perchè, durante l’anestesia generale, è necessario per l’espletamento delle procedure chirurgiche, che i muscoli delle cavità addominali o toraciche, siano rilassate e non interferiscano con il gesto chirurgico. Inoltre il paziente è connesso ad un ventilatore artificiale che consente gli scambi respiratori. Il miorilassante favorisce anche l’adattamento del paziente alla ventilazione meccanica.

    Gaetano Perchiazzi

    Gaetano Perchiazzi

    Professore aggregato di anestesiologia all’Università degli Studi di Bari. Nato a Bari nel 1967, si è laureato e specializzato in anestesiologia e rianimazione presso l’Università degli Studi di Bari. Ha svolto il dottorato di ricerca dottorato in fisiologia clinica all’Università di Uppsala in Svezia. Lavora presso l’unità operativa di anestesia e rianimazione dell’ospedale policlinico consorziale […]
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