DOMANDA
Gent.le dott., ho una sorella di 28 anni che fa fatica a portare a termine gli impegni presi (sia lavorativi che di studio), è sempre in cerca di conferme, si appoggia sempre a qualcuno per fare qualsiasi cosa. Dai comportamenti che assume potrebbe avere dei disturbi di personalità dipendente. E’ in psicoterapia, ma non ha sortito molti effetti. Come dovremmo relazionarci nei suoi confronti? Assecondarla, spronarla, rimproverarla … siamo scoraggiati perché sembra anche depressa. La ringrazio per il riscontro e porgo distinti saluti.
RISPOSTA
Buongiorno, prima di tutto va fatta luce sulla vera natura delle difficoltà di sua sorella. Le difficoltà di funzionamento che mi riporta non necessariamente sono la conseguenza di una personalità dipendente, ma potrebbero essere l’espressione di meccanismi di “indecisione” e di “dubbio patologico” che ostacolano la capacità autonoma di funzionare. Ci si appogia quindi aglia ltri non perchè si è dipendenti ma perchè ci semplificano le cose. I comportamenti da adottare nei confronti di sua sorella dipendono quindi dal problema (e vanno discussi con il terapeuta): rimproverarla, solitamente, serve solo ad aumentare i sensi di colpa e le frustrazioni. Il mio consiglio è di discutere apertamente con la lo psicoterapeuta gli obiettivi della terapia alla luce di una corretta diagnosi fatta da uno psichiatra. Cordiali saluti