DOMANDA
Gent,mo Dott. Onida,
La ringrazio, anche se in ritardo, per l’interessamento a mio padre, ai tempi non l’ho saputo. Mi fa piacere che si sia ricordato di lui.
La diagnosi di leucemia mielomonocitica cronica era riportata sul referto del prelievo del midollo osseo, dove veniva diagnosticata una “sindrome mieloproliferativa/mielodisplastica philadelphia negativa – leucemia mielomonocitica cronica o mieloide atipica, ma con preferenza per la prima ipotesi per la leucocitosi monocitica”.
In effetti, la breve malattia di mio padre è stata caratterizzata da subito da piastrinopenia e anemia moderata/severa e leucocitosi, in particolare monocitica. I monociti erano sempre superiori a 1.000. Solo nell’ultimo mese di vita la leucocitosi è diventata leucopenia, ma il valore dei monociti è sempre rimasto alto o nella norma.
Comunque, come dice Lei, non fa alcuna differenza.
La ringrazio ancora della risposta tranquillizzante (almeno io la vedo così…) per mia madre. Prossimamente ripeterà gli esami e, in caso ci siano problemi, mi permetterò di rivolgermi ancora a Lei.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Grazie a lei per la cortese risposta. A disposizione per eventuali necessità. Un caro saluto.