DOMANDA
Gentile dott.ssa stiamo assistendo la n/s figlia depressa da 3 mesi,che ha avuto la ricaduta della depressione/che durava da 12 anni/ dopo aver smesso prendere le medicine.Adesso sta facendo cura farmacologica e terapeutica /problemi con mangiare,smorfofobia,dermolomania,fortemente attacamento ai genitori,dificile raporto con mondo esterno e raporti umani/,Chiedo gentilmente Suo consiglio -come posiamo essere utili noi come genitori nel parlare con la figlia ? si fa bene a parlare e dare n/s consigli o è + giusto solo ascoltare perche lei parla molto vole essere ascoltata ,sempre con suoi soliti discorsi che x noi sono strazianti ecc. Vive da sola ,è sola, e nessuno fuori che 2 medici nn sa cosa ha e cosa è capitato di nuovo.Siamo stanchi e preoccupati.La nostra vicinanza con la figlia nn vive dove viviamo noi puo essere positiva x aiutarla opure non è ,cosa possiamo fare altro? Cosa pensa lei di terapia analitica che sta facendo la n/s figlia .Grazie di cuore,attendo Sua risposta.E
RISPOSTA
E’ più che mai importante che i genitori siano vicino ai figli per ascoltarli e confortarli. Tuttavia la depressione richiede una cura sia farmacologica che psicoterapica che solo persone molto qualificate possono fornire.