DOMANDA
..segue. Ecco perchè ho deciso di contattarla. Volevo sapere se questo intervento di filtro cavale,che risulta essere indispensabile per l’inizio di una cura chemioterapica,sia possibile effettuarlo o se la distanza rilevata dalla tac lo rende davvero impossibile. Il medico interventista mi ha comunicato che il filtro cavale di cui sono dotati,dove al momento é ricoverato, ha una misura di 5cm,ne esistono di misure differenti che potrebbero essere applicati? Quali rischi si corrono con questo intervento dato la vicinanza al cuore? Esiste una valida alternativa al posizionamento di questo filtro che non comprometta maggiormente la sua situazione cardiologica e non risulti pericolosa vista la sua costante emorragia? Mi sa consigliare un centro a cui rivolgermi per una situazione così drammatica?
La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi
Leila
RISPOSTA
Gentile Lettore, mi risulta diffile essere di valido aiuto nel consiglio adeguato quando la complessità clinica è come quella che descrive. Il posizionamento di un filtro cavale è procedura non complessa, agevole in molti centri, necessaria per prevenire ulteriori embolizzazioni nel circolo polmonare, in particolare quando risulta difficile gestire una terapia anticoagulante come, mi pare di capire, in questo caso per l’elevato rischio emorragico del malato.
Saluti
FB