DOMANDA
buongiorno, relativamente all’articolo:”Come accettare
i propri difetti fisici. Una pecca estetica può diventare un’ossessione: ecco perché e come fare a superarla” volevo porre una domanda: sono d’accordo sul concetto di “valorizzare i propri difetti” però se ad esempio il difetto è una “alopecia androgenetica” in una donna come si può valorizzare tale difetto? come accettare di non avere quello che da molti viene definito il simbolo della bellezza femminile? capisco avere un naso grosso (male che vada ci si può anche operare) ma la calvizie al momento non è un problema risolvibile. Come posso allora sentirmi ugualmente femminile quando sono consapevole che gli uomini guardano in una donna anche la chioma? come posso sentirmi seducente con una chierica in testa? sì d’accordo il taglio di capelli, gli accorgimenti ecc. ma il pensiero va sempre lì. Allora la domanda è: su cosa posso lavorare per sentirmi bene anche con una carenza così evidente?dove porre l’attenzione? come sentirmi bella, femminile e seducente? la prego non mi consigli operazioni chirurgiche (per nulla risolutive, molto costose) o sedute dallo psicologo perchè il mio desiderio è quello di sentirmi bella così come sono (senza parrucche e senza sotterfugi)e non cercando soluzioni estetiche inesistenti. Grazie per i consigli che riuscirà a darmi.
RISPOSTA
L’allopecia androgenetica è effettivamente una malattia autoimmune che penalizza abbastanza, ma dipende da quanto é estesa la chiazza circolare rimasta senza capelli . Convengo comunque che per una donna sia penalizzante da un punto di vista estetico. L’apetto positivo consiste nel fatto che normalmente, la sindrome guarisce non appena una combinazione di situazione biochimiche e psichiche si regolarizza. Certo, che nel frattempo i la chioma se vengono fatti crescere capelli lunghi, potrebbe coprire il più possibile la parte vuota. Ci sono cure che il dermatologo potrebbe somministrarle per lenire il problema. Ho visto comunque molte pazienti che dopo un po’ di tempo,hanno visto normalizzare il loro problema. Coraggio!
robertopani@oksalute .it