DOMANDA
Gentile dottore, buon giorno e grazie della disponibilita’, riguardo il forum del papilloma virus desideravo sapere perche’ se un uomo non sa di avere il papilloma virus, magari il ceppo 16 e 18 altamente oncogeni e nell’immediatezza, dopo essersi toccato i genitali, dove sono presenti liquidi genitali, secrezioni sul glande, e contestualmente si mette le dita negli occhi all’interno, magari per togliersi un corpo estraneo perche’ non puo’ avvenire la trasmissione e magari il cancro congiuntivale da papilloma virus (ho letto qualcosa su internet)??
forse la mucosa oculare e’ poco ospitale al virus??
e’ possibile effettuare il tampone hpv oculare???
mi scusi tanto la domanda dottore ma ho paura e gradirei una spiegazione, grazie anticipatamente
RISPOSTA
E’ vero che alla fantasia non c’è mai limite. Così come all’attendibilità delle notizie che circolano su Internet, come ho già avuto modo di sottolineare in altre risposte agli utenti di questo sito.
Però, sul papillomavirus state davvero un po’ esagerando. Ciò che sappiamo di certo è, infatti, che HPV si correla strettamente con il carcinoma del collo dell’utero. E, nonostante questa certezza, se è vero che quasi in quasi tutti questi tumori vi è evidenza di una pregressa infezione da HPV, non per questo tutte le donne che evidenziano una positività da HPV andranno incontro a un carcinoma, perché esistono molti fattori che determinano o meno l’eventuale progressione della malattia. In questo contesto gioca un ruolo fondamentale, ad esempio la risposta immunitaria e la transitorietà della presenza del virus, ma non solo.
Laddove, per vari motivi, il virus persiste e si riproduce è più facile che determini la lesione cancerosa. Viceversa no, anche se si trattasse di un ceppo potenzialmente oncogenico. Purtroppo in medicina due più due non fa sempre quattro, e le variabili in gioco nella genesi di malattia, soprattutto quando si parla di virus e batteri, sono davvero tante, e spesso del tutto imponderabili.
Detto questo, non sono ancora conosciute del tutto le modalità e la frequenza con le quali HPV può o meno determinare altri tipi di tumore, sia perché la maggior parte di essi ha una così bassa frequenza da non poter essere studiati a fondo, sia perché non conosciamo le modalità e le possibilità di sopravvivenza del virus in contesti diversi da quelli abituali. Sia perché, a differenza dei rapporti sessuali a rischio di trasmissione che, se ripetuti, aumentano la probabilità di trasmissione del (dei) microrganismi (compreso HPV), in altri contesti la probabilità di ripetere un comportamento a rischio di trasmissione è molto, molto più limitato. E anche questa è una variabile non da poco. Insomma, la frequenza stessa con la quale fortunatamente si manifestano i tumori che lei cita (ma non solo quelli) è l’immagine stessa della scarsa probabilità di acquisire un’infezione da HPV che possa davvero condurre a una neoplasia correlata in quella sede, ammesso che i due eventi siano realmente correlabili. Ricordi, infine, che l’uomo convive da sempre con virus e batteri, e in tutto questo tempo le difese locali e immunitarie hanno imparato molto bene a difendere ciascuno di noi dalle infezioni più frequenti. Dovremmo ragionare più spesso su questo concetto, perchè non è davvero un elemento da poco. Perciò tranquillo, perché ci sono ben altri problemi correlati alle infezioni trasmesse sessualmente. Non certo questi.