Per caso scopro la sua dipendenza…continuo

    DOMANDA

    La ringrazio per la sua veloce risposta. Ancora non riesco a capacitarmi che possa essere vero. Ho letto molto in questi giorni riguardo ai motivi che possono causare tale dipendenza ed alle sue conseguenze. E’ tutto così difficile, complesso e ne ho parlato con lui dicendogli che non possiamo affrontarlo da soli e che io non riecso a togliermi dalla mente quanto ho scoperto. Mi viene da piangere e anche se è definita una malattia, mi sento arrabbiatissima con lui per tutte le menzogne a catena che questa cosa nascosta ha determinato nella nostra storia. Lui non ne vuole sapere di andare da un esperto e vuole convincermi che con la volontà può farcela da solo. Ma se ha continuato in tutti questi anni, pur sapendo che io senza saperne la causa e trovando mille giustificazioni ai suoi atteggiamenti, ero insoddisfatta del nostro rapporto, come può pensare di farcela adesso? Intanto continua a non volerne parlare perchè per lui dopo avermi detto ciò il problema è chiuso. Come convincerlo ad abbandonare la sua superbia?

    RISPOSTA

    Purtroppo è molto difficile che possa farcela da solo. Non vi sono metodi specifici per indurlo a rivolgersi a un esperto: lei può giudicare che il vostro rapporto, nel caso lui non voglia fare qualcosa di costruttivo, non è più soddisfacente, in quanto tale comportamento cambia in modo troppo profondo e negativo il modo in cui lei vede il suo compagno e lei potrebbe decidere che a questo punto, se lui non intraprende mosse efficaci, lo lascerà e quindi lei può dirgli questo; ma non è detto che valga a motivarlo, se ha tanta paura di affrontare il problema. Si tratta di una sua decisione e non spetta certo a me dirle cosa deve fare a questo proposito.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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