bulbo aortico dilatato

    DOMANDA

    Caro Prof.buongiorno.

    La mia domanda è: a che valore di ectasia del bulbo aortico è consigliabile intervenire? Soprattutto, è un’operazione rischiosa? In cosa consiste? Dopo, quali aspettativa e qualità di vita ci sono?

    Ora, dopo anni di valore 40mm, ho un valore di 42 mm, con valvola aortica tricuspide normofunzionante. Se non riesco a controllare al meglio l’ipertensione, con che tempistica si può arrivare a valori tali da avere indicazione chirurgica?

    Scusate le domande semplicistiche.

    Grazie.

    RISPOSTA

    In relazione alle ultime linee-guida per avere un “riferimento di probabilità” per intervenire è necessario effettuare un calcolo utilizzando apposite tabelle che tengono conto sia della superficie corporea del paziente che del diametro aortico “atteso”.In ogni caso tale limite può essere considerato intorno a valori pari a ca. 50 mm in un soggetto normotipo. L’intervento da consigliare, ove indicato, nel caso di valvola aortica normofunzionante viene effettuato sostituendo la radice aortica con un tubo protesico, con il reimpianto al suo interno della valvola nativa.Tale intervento prevede anche il reimpianto degli osti coronarici ed il rischio chirurgico, che ovviamente è presente, è correlato anche alle condizioni generali del paziente. E’ ovvio che il controllo pressorio con terapia medica massimale è indispensabile anche se non abbiamo certezza che ciò possa impedire o rallentare l’aumento del diametro dell’aorta. Allo stato attuale, nel suo caso, non sembrano essere presenti indicazioni assolute all’intervento ed,in ogni caso, è consigliabile esame ecocardiografico ogni sei mesi ed una TAC con mezzo di contrasto ogni anno in modo da “monitorare” accuratamente eventuali variazioni del diametro aortico.

    Pasquale Mastroroberto

    Pasquale Mastroroberto

    ESPERTO IN PATOLOGIE DELL’AORTA. Professore associato di chirurgia cardiaca all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nato a Matera nel 1959, si è laureato presso l’Università Federico II di Napoli e si è specializzato in chirurgia toracica all’Università di Catanzaro. Dal 2008 è responsabile del centro universitario per lo studio e la terapia delle patologie dell’aorta all’Università […]
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