DOMANDA
Buonasera dottore, sono la mamma di un medico cardiologo che soffre sin dall’adolescenza di emicrania con aura. Gli attacchi negli ultimi due anni hanno avuto dapprima una cadenza ravvicinata ( 1 ogni 20 giorni ) fino ad un attacco con perdita di memoria transitoria, poi con l’assunzione giornaliera di cardioaspirina e xanax e durante gli attacchi iniezioni intramuscolari di un farmaco preanestetico che l’addormenta durante le fase acuta, tali attacchi sono rallentati ( 1 ogni 3-4 mesi ) per poi riprendere ravvicinati negli ultimi 3 mesi. Tutto ciò mi causa un forte stato di angoscia e terrore per il futuro arrivando ad immaginare un evento fatale non troppo lontano.
Potrebbe darmi per favore qualche delucidazione sul decorso di questa disgrazia nel tempo?
La ringrazio sentitamente
RISPOSTA
Gentile signora l’emicrania con cura (se confermata) può essere presente anche per molti anni con frequenza variabile. Non vi sono studi che dimostrino che ASA sia efficace nella prevenzione. Il preanestetico in fase acuta non l’ho mai sentito in tanti anni. Forse il caso va rivisto da un collega neurologo che si occupi di cefalee.
Cordailità
F.A.
neuronet@me.com