DOMANDA
Buonasera dottore,
ho letto in questi giorni un articolo sul mal ti testa in aereo che in realtà è stato pubblicato nel 2007. Ho letto proprio il suo nome ed allora ho deciso di scriverle.
Io sono tra quelle persone che ne soffre. La prima volta è stata nel 2009 quando ho preso l’aereo per la sicilia e all’atterraggio ho cominciato a sentire un forte dolore, misto a bruciore, come se mi stesse scoppiando una vena.Il dolore era veramente lancinante tanto che mi sono messa ad urlare e mio marito ha schiacciato il campanello per chiamare aiuto. Mi piegavo dal dolore.Ma soprattutto non sapendo cos’era ero spaventata.Poi mi è durato per circa un’oretta dopo l’atterraggio. Ora dovrò riprenderlo tra circa due mesi ed ho una paura folle. Pensi nemmeno il medico mi ha saputo dire nulla. E proprio oggi mi sono detta ora guardo in internet e qui ho trovato…meno male che ci sono esperti come lei che studiano i vari casi e hanno passione per questo lavoro. Prenderò le dovute precauzioni. Grazie
RISPOSTA
Gentile Signora,
Sembra in effetti trattarsi di Cefalea da aereo, una forma di cefalea descritta di recente e che come Lei sa stiamo studiando a Padova.
Il quadro clinico andrebbe valutato direttamente, per decidere eventuali esami e terapie. Gli accertamenti in genere non mostrano alterazioni, ma consiglio comunque visita da parte di esperto in cefalee, vis. otorino, tac senza contrasto per seni paranasali con sezioni coronali sottili.
Le sarò grato se vorrà farmi conoscere l’esito, anche se molto probabilmente normale, della TAC, se possibile anche con l’invio di copia del CD relativo.
Una volta verificata la diagnosi, potrebbe esserLe utile l’assunzione , circa un’ ora prima dell’atterraggio, di una bustina di FANS , tipo naprossene o ibuprofene, e di uno spray nasale contenente cortisone. Si consigli comunque prima col Suo Medico di famiglia.
Le invio a parte un questionario che ci consentirà di approfondire il nostro studio al riguardo e di aumentare le conoscenze su questo tipo di cefalea.
Cordiali saluti.