DOMANDA
Buongiorno, il mio bimbo di 20mesi soffre da febbraio di episodi ricorrenti di diarrea.
Fino ad un anno l’ho allattato. È sempre stato stitico già con l’allattamento esclusivo, ed è peggiorato con lo svezzamento.
Finito l’allattamento abbiamo introdotto yogurt al pomeriggio con frutta e biscotto, e latte vaccino (inizialmente diluito) con biscotti la mattina.
A febbraio il primo episodio di diarrea, abbiamo fatto una dieta con patata e carota, mela e banana e prima camomilla e poi latte hd carni bianche, formaggi freschi formaggi , yogurt, e in 2settimane abbiamo ricominciato a dargli di tutto, ma ha continuato ad avere delle feci un po’ molli e sfatte. A maggio diarrea con muco, è stato inappetente per alcuni giorni; abbiamo tolto anche formaggi freschi, per un mese. L’ultimo episodio di luglio lo stiamo portando ancora dietro. Questa volta abbiamo tolto anche tutti i latticini, e ogni volta che cercavamo di reinserire il latte hd, si riacutizzava. Dopo 2 settimane abbiamo fatto una serie di esami del sangue, il bimbo non è celiaco, è risultato leggermente positivo (0,11)al rast per la caseina, e al limite per (0,10) per grano e glutine, negativo per lattoglobulina e lattoalbumina e uovo. Nelle IgE tot ha un valore di 564 invece di 16. Dopo gli esami abbiamo cominciato a seguire una dieta per sospetta APLV, è migliorato subito ma non drasticamente. Col merluzzo sta male ma il prik è negativo. Ora alcuni giorni scarica fino a 3/4v liquido con muco. Grazie.
RISPOSTA
Gentile genitore, per poter dare una risposta sono necessari più elementi anamnestici.
Il bambino frequenta il nido? Dopo quanto tempo dall’introduzione di latte vaccino si è verificato il primo episodio diarroico? Tra gli episodi di diarrea il bambino è stato bene? Con quale dieta? Come è la sua crescita? Il bambino è generalmente appetente? E’ mai stato eseguito un esame delle feci? Come sono gli altri indici nutrizionali su sangue?
Il valore elevato di IgE totali è indicativo di una predisposizione allergica, ma non necessariamente di un’allergia in atto. Gli esami sugli specifici alimenti sono infatti risultati negativi. Potrebbe trattarsi di un’enterite protratta da contaminazione batterica (un esame colturale sulle feci è fondamentale!) o di una transitoria intolleranza alimentare, secondaria al danno infettivo della mucosa intestinale.
Purtroppo, come ho precedentemente detto, mancano molti elementi clinici per poter circostanziare il problema.
Cordialmente.
M.F.Patria