DOMANDA
Gentilissimo Dottore,
Le scrivo per esporle un problema al piede dx che ho ormai da molti anni e per il capire il referto degli ultimi rx effettuati. Le riassumo la storia che altrimenti sarebbe molto lunga. Nel 2006 sono caduta e si sono sfilacciati i legamenti del piede dx, dopo 30 gg di immobilizzazione il medico dell’ospedale dove mi sono rivolta mi ha detto che non era necessaria alcuna fisioterapia. Il piede è sempre rimasto debole fino allo scorso ottobre quando ho preso una grande storta e il piede si è gonfiato. ho effettuato RM e rx sotto carico con il seguente referto: RX sotto carico lieve ampliamento dell’arcata plantare longitudinale bilateralmente con angolo Costa Bertani 133° dx e 134 sn.
Varismo della tibia e calcagno valgo bilateralmente.
Non si osservano significative alterazioni osteostrutturali focali a carico dei segmenti scheletrici.
Dalla RM si evince questo: irregolare la cartilagine sul versante astragalico e sul versante calcanale a livello del seno del tarso. esiti di strappamento della porzione posteriore della cartilagine articolare tibiale. lacerazione pressoché completa della componente anteriore del legamento perone astragalo con discreto versamento. esiti di strappamenti corticali a livello della porzione infero mediale del malleolo peroneale. Discreto versamento a livello dell’articolazione tra astragalo e scafoide. non significativi versamenti nelle guaine tendinee.
Le chiedo gentilmente quale potrebbe essere una soluzione
RISPOSTA
Le lesioni legamentose della caviglia in seguito ai traumi distorsivi evidenziate anche nella RMN hanno probabilmente determinato una instabilità della caviglia stessa causa dei danni cartilaginei descritti.
Ritengo pertanto che se dopo tutte le terapie praticate perdurano i disturbi da lei riferiti potrebbe entrare in discussione la necessita di un intervento di plastica legamentosa al fine di dare stabilità all’articolazione per evitare ulteriori peggioramenti dei danni cartilaginei