DOMANDA
Egr. Professore,
mia moglie da un paio di anni, al nostro arrivo in Sardegna per le vacanze estive, dopo alcuni giorni viene colpita da fotodermatite (così è stata la diagnosi di una dermatologa del posto). In particolare le si presentano gonfiori e arrossamenti pruriginosi con sensazione di forte calore sulle parti ( viso, collo e petto).
Attualmente le è stata prescritta una cura cortisonica della durata di 15 giorni. Purtroppo siamo già al decimo giorno di cura, e la situazione che inizialmente sembrava migliorare, ora ha ripreso a peggiorare.
A causa della forte sofferenza e il disagio di non potersi esporre alla luce, pensavamo di rientrare velocemente a Milano per richiedere un ulteriore consulto.
Desidero precisare che la dermatologa sostiene che allo stato attuale, in presenza della forte sintomalogia, non è possibile fa.re ulteriori accertamenti.
Le sarei estremamente grato di un suo parere e di un consiglio appena le sarà possibile
Cordiali saluti
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RISPOSTA
Gentile, premettendo che la principale causa che induce le fotodermatiti è l’applicazione di Crema Solare, queste dermatiti non rispondono al cortisone ma occorre trattarle come se fosse un orticaria, cioè assumendo Flunarizina 5 mg x 2 al di x 21 giorni ed esponendosi gradualmente al sole, ovviamente senza crema solare e senza scottarsi. Un caro saluto Prof. M. Monti