Vaccino per la parietaria

    DOMANDA

    Buongiorno Professore,
    dalla sua esperienza un ciclo di tre anni di vaccino sublinguale contro la parietaria riduce i sintomi o li annulla?le Ige del sangue contro la parietaria rimangono invariate o tendono a diminuire?i nuovi vaccini molecolari prossimi al mercato dovrebbero essere ancora piu’ validi?
    grazie.

    RISPOSTA

    Carissima paziente,

    come il solito pone domande interessanti, non so se ancora sefrutto di esperienza diretta o per “sete di conoscenza immuno allegologica”.

    I “vaccini” sublinguali per la Parietaria sembrano efficaci ma non esistono dati clinici recenti, come per esempio per le graminacee e per gli acari in cui abbiamo prodotti registrati o in avanzata fase di registrazione come farmaci in Europa.

    Questo è in parte determinato dal fatto che la Parietaria è un allergene del Sud Europa e che tale settore geografico non è molto in auge nella ricerca biomedica come in economia…

    Il problema della immunoterapia per la Parietaria è inoltre detrminato dal fatto che molto spesso deve essere utilizzato uno schema di somministrazione semiperenne e che quindi complica la valutazione di efficacia.

    Per quanto riguardo le nuove immunoterapie biomolecolari il discorso scientifico è molto complesso e non può essre essere esaurito in poche battute: arriveranno sicuramente ma solo dopo che sarà implementata la diagnostica biomolecolare dove ancora pochi sono gli esperti immunologi in grado di “leggere” con cura i risultati.

    Saluti

    A Tiri

    Antonio Tiri

    Antonio Tiri

    Specialista in allergologia e immunologia clinica del Centro diagnostico italiano (CDI) di Milano. Nato a Potenza nel 1960, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze dove si è specializzato in allergologia e immunologia clinica (foto di R. Bruno).
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