ANGIO-RM CRANIO E POSSIBILE CHIARI ZERO…

    DOMANDA

    Salve Dottor Gaetani.

    Il mio nome è Vincenzo, e la mia fidanzata, una ragazza Slovena di 28 anni, soffre da 4 anni di una terribile cefalea GIORNALIERA, che non la fa vivere!

    Il dolore è sempre fortissimo e quindi deve prender (già a quest’età!) gli antidolorifici oppiacei ma,quando diventa atroce, non bastano e deve sommarvi antinfiammatori e cortisonici.

    Strano mal di testa: le parte sempre dal collo e poi va alla testa e alla cervicale, a volte lungo tutta la colonna..

    In questi dolori, ha avuto persino perdite della vista per 3 ore di fila, e anche svenimenti!

    Questa situazione è ormai troppo dolorosa e insostenibile e quindi, dopo ripetute risonanze all’encefalo e a tutta la colonna, che però non han mai evidenziato nulla di particolare, abbiam fatto di nostra iniziativa una ANGIO-RM DEL CRANIO (è trombofiliaca) il cui referto le allego qui, e nel quale pare che siano emersi tanti problemi che, però, finora nessun medico da noi interpellato ha saputo spiegarci.

    Questo è il REFERTO DELL’ANGIO RM CRANIO ARTERIOSO senza m.d.c., del 21-5-2015:

    “Sistema ventricolocisternale in asse, a morfologia conservata, non dilatato.

    Piccole aree di ipersegnale nelle sequenze a lungo TR, senza specifici correlati in T2 o in diffusione, della sostanza bianca tra centro semiovale e corona radiata in regione fronto-insulare profonda, al di sopra dei nuclei della base, apparentemente in rapporto con spazi peri-vascolari di Virchow-Robin dilatati (immagini di piccole dimensioni, ben delimitate soprattutto in T2 e IR con isosegnale al liquor in tutte le altre sequenze); ulteriori immagini puntiformi di ipersegnale nelle sequenze a lungo TR sono apprezzabili in corrispondenza della sostanza bianca in regione bifrontale, come da minima di gliosi aspecifica.

    Non evidenti ulteriori aree di alterato segnale a carico delle strutture cerebrali.

    Variante anatomica con “verticalizzazione” della fossa posteriore da angolo tentoriale oltre i limiti superiori della norma pari nel soggetto a 63°

    (l’angolo tentoriale viene misurato tra una linea che collega il nasion con il tuberculum sellae e una linea passante per il seno retto, normalmente misura tra i 27° e i 52°),

    con ingrandimento della cisterna della grande vena cerebrale di Galeno, così come della cisterna cerebellomidollare.

    Pineale cistica a contenuto iso-iperitenso al liquor in T1, approssimativamente isointenso alla sostanza bianca in FLAIR (con sottili margini a più elevato segnale), isointensa al liquor in T1, con diametro antero-posteriore prossimo agli 11 mm, meritevole di monitoraggio (anche dopo somministrazione di contrasto nei controlli successivi).

    Le arterie carotidi comuni, le biforcazioni carotidee, le arterie carotidi interne e il sistema vertebrobasilare sono prive di alterazione di calibro e decorso.

    Il circolo endocranico servito dai sistemi carotidei e vertebrobasilare, non presentano significative alterazioni di calibro e decorso”.

    Di cosa pensa che si tratti?

    Può esser una Chiari 0?

    Grazie.

    RISPOSTA

    Caro lettore

    potrebbe trattarsi di una malformazione della cerniera tipo Chiari o Dandy Walker ma per meglio definire tutto bisognerebbe vedere le immagini.

    Per il resto non mi sembra vi siano problemi particolari a livello della circolazione.

    Distinti saluti

    Paolo Gaetani

    Paolo Gaetani

    Paolo Gaetani

    SPECIALISTA IN PATOLOGIE DELLA COLONNA VERTEBRALE. Dirigente di primo livello della clinica neurochirurgica del Policlinico San Matteo di Pavia. Nato a Milano nel 1956, si è laureato in medicina presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1981, specializzandosi poi in neurochirurgia e in neurofisiologia clinica. È autore, assieme a Lorenzo Panella e a Riccardo Rodriguez […]
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