DOMANDA
Buon Giorno Dottoressa, sono un ragazzo di 20 ed ho un problema che mi perseguita fino ad oggi.
Tutto cominciò nel 2008 quando con tutta la famiglia ci dovemmo trasferire all’estero, io ero destinato ad andare in questa scuola, stile film americano, se non chè il preside decise di rifutarmi e di non ammettermi. Così mi dovetti iscrivere in un’altra scuola dove all’inizio mi trovai male, ma eventualmente riuscì a farmi molte amicizie ed a trovarmi a mio agio. Oggi mentre rimettevo a posto delle carte, ho ri visto quei fogli, i moduli d’iscrizione a quella scuola etc.. e mi è rivenuta un’angoscia assurda! Perchè mi sento così?? Eppure a detta di chi sta nella scuola da cui sono stato rifiutato nessuno si trova realmente bene (scuola popolata da molti snob) e che si sentono di vivere in una bolla di sapone, isolati da tutto, mentre io ho potuto sperimentare la vera realtà di quel paese e che oggi, grazie all’esperienze fatte, mi sta formando anche professionalmente! Allora come mai io mi sento così atterrito? Anche all’università non ci credevo quando mi hanno preso, pensavo di non meritarmelo che non avrei combinato nulla di buona anche se ad oggi ho una buona media!! Come mai tutto questo?!
RiccardoT
RISPOSTA
Caro Riccardo,
comprendo perfettamente quello che hai provato: è una sensazione davvero brutta e insolita che dà l’impressione di essere realmente tornati indietro nel tempo, alle stesse spiacevoli e dolorose emozioni di allora. E soprattutto sembra che queste emozioni negative non possiamo contrastarle e non se ne vadano più. Inoltre, con tutta la ragione, non riusciamo davvero a spiegarci una reazione così abnorme rispetto a qualcosa che ormai è passato e che, anzi, oggi riteniamo sarebbe stato anche nocivo per noi.
In verità la spiegazione esiste: hai semplicemente sperimentato una dolorosa sensazione da disturbo da stress post traumatico.
Evidentemente, all’età di 16 anni e in una situazione di fragilità emotiva e instabilità logistica (un trasferimento è sempre difficoltoso), hai dovuto sopportare un rifiuto che senz’altro ti ha scatenato chissà quali pensieri, ma soprattutto emozioni e vissuti circa la tua stima, le tue capacità, il tuo futuro, la tua possibilità di farcela e di integrarti.
Fortunatamente poi è andato tutto bene, ma, a distanza di anni e all’improvviso, alcune carte ti hanno riportato indietro nel tempo: non hai semplicemente ricordato quei momenti ma “ci sei proprio andato”, nel senso che una parte del tuo cervello (amigdala) si è comportata come se fosse lì davanti a te quel preside, quel giorno, in quel momento. L’amigdala ti ha “sparato” il ricordo (più precisamente si chiama memoria) verso la parte cognitiva del tuo cervello in soli 0,6 secondi, prendendo te e tutto il resto del tuo cervello alla sprovvista. Il risultato è quell’angoscia che hai provato e forse stai ancora provando.
Poiché questi anni sono stati per te positivi, queste sensazioni negative spariranno. Nella scala dei disturbi da stress post traumatico (perché quell’episodio tu l’hai vissuto come un piccolo trauma) fortunatamente ti trovi al limite inferiore.
Devi avere solo un pochino di pazienza. Spero che questa spiegazione possa rassicurarti e accelerare la tua corsa verso il futuro.
Un saluto
Rosanna Schiralli