DOMANDA
Salve dottore sono una ragazza di 24 anni che in seguito ad una gastroscopia con biopsia ha ricevuto il seguente risultato
esame:
il campione in esame risulta costituito da due frustoli di mucosa del tenue intestino (non sono presenti ghiandole di brunner) che mostrano i villi architetturalmente nei limiti della norma normale (rapporto villo cripta 3/ 1).
nel rivestimento epiteliale superficiale di isolati villi incremento patologico del numero dei linfociti T intraepiteriale (piu di 25 linfociti x 100 cellule epiteriali) dato morfologico confermato dall’indagine immunoistochimica condotta con anticorpo anti CD3 monoclonale. nella lamina propria aumento della componente infiammatoria.
conclusioni e diagnosi:
la presenza di villi normali con incremento patologico dei linfociti T intraepiteliali in isolati villi,inquadrerebbero una condizione di tipo 1 secondo Marsh e secondo Marsh modificata da oberhuber, grado a secondo la nuova classificazione proposta ove dati sierologici e di genetica in tal senso deponessero.
ho fatto gli esami del sangue e risultano negativi quindi cosa comporta a questa situazione se non è la celiachia?
RISPOSTA
Gent.ma,
la diagnosi di malattia celiaca si basa sulla presenza in circolo di anticorpi antitransglutaminasi e infiltrazione di linfociti intraepiteliali (CD3) a livello del duodeno.
In caso di dubbio è giusto valutare la genetica attraverso il dosaggio degli HLA DQ2 e DQ8. Se ques’ultimi risultassero negativi non si tratta di celiachia.
Cordiali saluti
Prof. Giacomo Carlo Sturniolo