DOMANDA
Egregio Dott. Tirelli,
Cosa ne pensa dell’ipertermia associata alla chemioterapia come cura per le metastasi? Mia madre è stata operata nel 2006 di un adenocarcinoma scarsamente differenziato etmoido-sfenoidale destro e a gennaio le è stato diagnosticato un carcinoma ai linfonodi del collo. Dai successivi esami, è emersa anche una lesione espansiva intracranica in corrispondenza dell’ala dello sfenoide di sinistra e circondata da edema perilesionale nel lobo temporale e nel lobo frontale. I medici non danno speranza di guarigione. Secondo lei l’ipertermia potrebbe aiutare in qualche modo mia madre?
Grazie
RISPOSTA
L’ipertermia è un trattamento non convenzionale per quanto riguarda la terapia del tumore di sua madre ma che in mani esperte potrebbe essere impiegata in associazione o dopo i trattamenti convenzionali (radioterapia, chemioterapia) per la gestione palliativa della patologia oncologica della quale soffre.
Con molti cordiali saluti ed auguri,
Prof. Umberto Tirelli