DOMANDA
Buonasera, Dr.ssa Manzato. Soffro di disturbo bipolare (diagnosi principale) e, in comorbidità, di doc e disordine alimentare (ferreo controllo durante il giorno, regime ipocalorico a colazione e pranzo, intensa attività fisica mattutina seguita da abbuffate serali e notturne, incontrollabili). Assumo, da mesi, il Lamictal 100 (farmaco che ho accettato perché non provoca incremento ponderale). In abbinamento, mi è stato aggiunto il Litio. Con la garanzia che, una volta stabilizzata, non avrebbe avuto ripercussioni sul fisico, essendo io molto rigorosa (lo ero, prima di questa perdita di controllo sull’alimentazione). Sulle prime, ho ceduto. Sono in un periodo critico e fortemente instabile ( le mestruazioni, da 2 mesi, sono irregolari e così il sonno e le normali attività quotidiane, lavorative e sociali). Ho iniziato il Litio, interrotto poco dopo, al dosaggio di 150 (dovevo arrivare a 600) perché troppo preoccupata degli effetti sul peso. Al posto del Litio, in questa settimana mi è stato inserito il Tolep ( dicono non incida sul peso, ma valuterò), a dose alta: 1200 al giorno. La fame nervosa, che sento durante il giorno e riesco a controllare, ma che esplode la sera, è frutto dell’aumento di appetito dato dagli stabilizzanti o del bipolarismo e disordine alimentare di cui soffro? Tradotto: una volta eliminate le abbuffate (spero, presto), potrò perdere qualche chilo oppure gli stabilizzanti me li restituiranno con gli interessi? Grazie in anticipo della sua risposta
RISPOSTA
Gentile Signora, la sua è una situazione molto complessa in cui è assolutamente necessario e nello stesso tempo molto complicato trovare un equilibrio farmacologico e psicologico.
I farmaci prescritti sono indispensabili per il suo disturbo bipolare, e la regolarizzazione del tono dell’umore può dare un valido contributo all’equilibrio alimentare.
Non mi dice il suo BMI per cui non posso pronunciarmi sul suo equilibrio alimentare e sulla salute del suo peso.
Lei come molte pazienti che tendono a ipercontrollare il peso e di conseguenza l’alimentazione pensa che la giornata alimentare ipocalorica sia efficace e non incida sulla frequenza delle abbuffate serali.In realtà quella che lei chiama ” fame nervosa” durante il giorno e la perdita di controllo sul cibo alla sera forse sono conseguenza di un mancato equilibrio alimentare sia nella quantità che che nella qualità dei cibi assunti durante la giornata.
Direi che prima di imputare ai farmaci l’effetto sul peso bisognerebbe fare una adeguata valutazione del suo stile alimentare e determinare assieme ad uno specialista obiettivi sostenibili, magari lavorando con un ottica più ampia sullo stile di vita, solo in questo modo può pensare di ridurre o eliminare le perdite di controllo sul cibo.
Ritengo comunque che l’assunzione di farmaci regolatori dell’umore nel suo caso sia indispensabile e possa costituire un valido aiuto anche nel monitoraggio del peso perchè quanto più è in equilibrio dal punto di vista psicopatologico tanto più è motivata e capace di lavorare sul disturbo alimentare
Cordiali saluti