DOMANDA
Gentile Dottoressa, sono una ragazza di 31 anni. Da qualche mese ho notato l’accrescersi rapido di un nevo sulla regione addominale. Il nevo meno di un anno fa non era esistente o, al limite, era un piccolissimo puntino. Ora è di 4 mm. Osservandone il continuo aumento di dimensione mi reco da uno stimato dermatologo del paese che, tramite dermoscopia con immagine al computer mi diagnostica nevo di Spitz. Osservando i bordi (come tanti “pallini”)capisce che è in rapida crescita e mi dice che, se non ho timore, posso tenerlo e controllarlo, per toglierlo nel momento in cui qualcuno dei bordi si sia modificato. Alla fine mi prescrive l’escissione chirurgica per non aspettare questa eventuale modifica del neo, che cresce velocemente.Faccio una visita presso un istituto dermopatico e,con dermoscopio tascabile, il dermatologo mi dice che non si tratta assolutamente di nevo di Spitz, (a lui detta raro negli adulti)ma di neo comune, non mi consiglia l’asportazione ma il controllo tra 6 mesi (resta tra l’altro colpito da un altro nevo più piccolo che mi consiglia di controllare tra 6 mesi). E’ difficile la diagnosi tra nevo di Spitz e comune? A tal punto dovrei ritenere più valida la seconda diagnosi, archiviando quella di Spitz, che da quanto ho letto va considerato con più attenzione e tolto negli adulti, anche solo per “scaramanzia”?O nel dubbio togliere il neo anche solo per prevenzione? Togliere un nevo ritenuto “buono” non comporta alcun tipo di rischio? La ringrazio, M. Teresa
RISPOSTA
Gentile lettrice,
se di nevo di Spitz si tratta deve essere asportato, specie se nell’adulto. Il nevo di Spitz/Reed solitamente presenta quadri abbastanza caratteristici, talvolta i nevi comuni possono presentare aspetti simili al nevo di Spitz. Se è presente un margine di dubbio è meglio asportarlo, in considerazione del fatto che l’asportazione di un nevo benigno non espone a rischi.
Cordiali saluti