DOMANDA
Gentile Dottore
Ho 37 anni da 10 anni ormai combatto a intervalli con una patologia che mi ha condizionato la vita.
Tutto è iniziato da un ascesso perianale drenato la prima volta nel 2001 a Prato, mia città natale.
L’esito negativo mi ha costretto a un’altra fistulectomia, anch’essa senza successo, e quindi a altri 2 interventi di messa a piatto eseguiti presso l’ospedale di Pisa da un noto specialista.
Dopo il quarto intervento la mia vita è staata normale per circa un anno e mezzo fino a che l’anno scorso sono ricomparsi gli stessi sintomi (dolore, perdita di muco e sangue, disturbi intestinali) segno della recidiva e dell’ascesso a ferro di cavallo.
Accertamenti hanno escluso patologie tipo Crohn, e quindi mi sono sottoposto al QUINTO intervento di messa a piatto con flap cutaneo eseguito presso l’ospedale di Lavagna. La fistola sembra definitivamente rimossa, ma il post operatorio si è complicato: a distanza di 3 mesi mi ritrovo con una enorme ragade che a causa dell’ipertono sfinterico non accenna a guarire.
Ho provato di tutto (su suggerimento del chirurgo che mi ha operato): dilatatori, pomate cicatrizzanti, nitroglicerina, dieta adeguata. Non ottengo risultati significativi.Capirà che non intendo sottopormi a altri interventi tipo sfinterotomia etc
L’intervento di dilatazione dello sfintere involonatrio tramite palloncino può essere adatto al mio caso? E’definitivo? Essendo residente a Modena mi domandavo in quale ospedale dell’Emilia Romagna è praticato?
Grazie
RISPOSTA
Avendo provato le più comuni terapie per la ragade anale su ipertono, ritengo che la soluzione sarebbe appunto l’intervento di sfinterotomia. Non credo che la dilatazione con palloncino possa risolvere definitivamente il problema e comunque non saprei proprio dove indirizzarla perchè non mi risulta che in zona ci siano centri che praticano tale tecnica.