NEO-FORMAZIONE RENE 2,7-ENUCLEAZIONE O NEFRECTOMIA

    DOMANDA

    Gentilissimo Professore, a mia madre età 74 anni, hanno riscontrato occasionalmente tramite tac una disomogenea neo-formazione solida di cm. 2,7, al terzo medio del rene destro, a contorni sostanzialmente netti che deforma i margini renali (lievemente improntate e deformate le cavità caliceali in adiacenza) e che giunge a ridosso della fascia renale.
    Come è meglio intervenire in termini di esiti oncologici (per scongiurare recidive e altro) tramite enucleazione (visto le dimensioni ridotte) oppure tramite nefrectomia totale?
    Le chiedo un consiglio da specialista ma anche da amico. La ringrazio anticipatamente. Elisa

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    innanzitutto, una lesione di tali dimensioni ,ha circa 25% di probabilità di non essere una malignità.
    Le opzioni terapeutiche , per una paziente di questa età sono: la osservazione nel tempo (di solito cresce circa 3 mm/anno) se si tratta di un carcinoma renale. Tale soluzione viene di solito proposta a pazienti con comorbidità importanti.
    La ablazione percutanea con crioablazione o radiofrequenza. Ambedue tali tecniche consistono nella distruzione percutanea,(senza intervento quindi) della neoformazione.
    Da ultimo, la procedura che offre maggiori garanzie di successo, vale a dire la asportazione videolaparoscopica o robotica della neoformazione, con conservazione del rene.
    La nefrectomia deve considerarsi oggi una proposta da proscrivere in quanto negata da qualsiasi liea guida al mondo.
    Cordiali saluti

    P.Graziotti