DOMANDA
Buonasera Professore, girovagavo per il web e mi sono imbattuto nel Vostro interessante servizio.
Ho cercato un pò in giro ed ho potuto leggere della Sua enorme esperienza in cardiopatie varie. La cosa, in maniera un pò maleducata e me ne scuso, mi incoraggia a chiedere un Suo consiglio.
Mio padre (Età:72, Peso:71, Altezza:170) ha subito un intervento nel 1981 per la sostituzione della valvola aorta con una di tipo meccanico. Valvola che porta avanti il suo compito egregiamente. Già dai primi anni 90 si è evidenziata però una dilatazione della aorta
ascendente; Aggiungo alcuni dati in mio possesso: 1992 – 56mm (ecografia), 05/09 – 57 mm (eco), 07/09 – 62,8mm x 55,7mm (tac senza liquido di contrasto), 12/09 – 67mm (tac). Proprio dopo quest’ultimo
esame il cardiologo ci ha indirizzati ad un cardio chirurgo (il Dott. Pilato dell’ISMET di Palermo) che ha prospettato la necessità di un intervento per la sostituzione del tratto della radice dell’aorta e
della valvola, lasciando comunque a mio padre la scelta finale e prevedendo un aumento del 20% annuo di dilatazione. Aggiungo che mio padre non ha altre patologie, è in buona salute, che ha la pressione
sotto controllo (prende lo zestril), prende il sotalex ed ovviamente il coumadin. Sebbene mi renda conto di quanto sia difficile a distanza e senza conoscere nei dettagli la situazione, vorrei avere un Suo
parere ed informazioni sui rischi che comporta l’operazione ed il post-operatorio ed eventualmente i rischi in caso di non operazione.
L’intervento verrebbe eseguito dallo stesso Pilato all’ISMET: conosce struttura e medico?
La ringrazio in anticipo per quanto vorrà consigliarmi.
RISPOSTA
una aorta ascendente a quei valori con misurazioni TC in effetti preoccupa, anche per la progressione documentata negli anni, non intervenendo il richio è la rottura o dissezione. Quindi quando le dimensioni sono quelle (>5 cm) sarebbe opportuno intervenire, mi rendo conto che su una persona che sta bene e che ha già una protesi meccanica aortica normofunzionante, quindi non ristretta e non insufficiente, la scelta è difficile per chi deve subire l’operazione che, tra l’altro, trattandosi di reintervento certo non sarebbe una passeggiata, bisogna anche rivedere lo stato delle coronarie prima dell’intervento. Dunque quelle dimensioni impongono al medico che prevede la storia naturale delle malattie di consigliare l’operazione, così bene le è stato consigliato.
Grazie per aver scritto, distinti saluti
FB