Quesiti relativi alla RM con contrasto

    DOMANDA

    Gentile professore,
    volevo ringraziarla per la risposta alla mia mail precedente e chiederle in aggiunta anche altre cose relativamente alla risonanza magnetica al collo e encefalo con mezzo di contrasto (gadolino). La prima è se è incompatibile con le otturazioni dei denti dovute a carie. La seconda è se è utile a rilevare anche problematiche relative alla faringe, bocca, lingua, trachea. La terza è se è possibile in una unica sessione diagnostica eseguire sia la RM al collo e encefalo (che è quella che devo fare fra pochi giorni) sia alle valvole cardiache in quanto dovrei sottopormi più avanti anche a questo tipo di RM. O se è opportuno dividerle in due sessioni.L’ultima domanda è relativa al mezzo di contrasto: è vero che può essere pericoloso? La ringrazio molto per la risposta. Un caro saluto, Luca.

    RISPOSTA

    Le otturazioni dentarie sono compatibili per l’esecuzione dell’esame, anche se spesso creano artefatti sulle immagini che comunque un buon radiologo sa interpretare adeguatamente.
    La RM encefalo e collo serve per documentare grossolane patologie in quei distretti, quindi anche faringe, laringe, bocca, lingua ecc. Ovviamente nel corso dell’esame, rilevandosi un problema, sarà cura del radiologo ottimizzare la tecnica per meglio documentare l’eventuale patologia riscontrata.
    In un’unica seduta si può fare la RM anche a tutto il corpo ! Dipende dalla disponibilità della macchina. Tenga presente che il tempo medio di esecuzione di un esame RM varia da 30 a 45 minuti per distretto. Dovendo fare anche il cuore l’esame arriva a circa 2 ore: se lei resiste e la struttura lo consente ….
    Il mezzo di contrasto utilizzato in RM è un farmaco e come tale può dare problemi. Ma questi sono veramente eccezionali. Quindi starei tranquillo ed esporrei al medico, prima dell’esame, l’eventuale presenza di allergie o intolleranze verificatesi in passato.

    Paolo Campioni

    Paolo Campioni

    Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica di Roma, dove si è specializzato in medicina nucleare e in radiologia (indirizzo radiodiagnostica). È professore di diagnostica per immagini e radioterapia all’Università di Ferrara e lavora presso l’Arcispedale S.Anna di Ferrara-Cona.
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