DOMANDA
Buongiorno Professore,a causa di un nodulo follicolare con polimorfismo nucleare TIR4,due settimane fa ho subito un intervento di tiroidectomia totale+linfadenectomia del compartimento centrale e latero cervicale destro in quanto durante l’intervento sono state trovate due metastasi che interessavano i linfonodi vicini.Sono in attesa dell’esito dell’esame istologico, il chirurgo mi ha rassicurata dicendomi che l’intervento e’ stato risolutivo e che il rischio di recidive e’molto basso. A chi dovro’ rivolgermi non appena avro’ i risultati della biopsia del nodulo per la cura radio metabolica o eventuale altra terapia? Dovro’ essere seguita da un endocrinologo,da un oncologo o da entrambi? Quali sono i tempi dal giorno dell’intervento entro cui bisognerebbe effettuare la terapia radiometabolica o altro in modo tale da limitare al minimo il rischio dell’insorgere di recidive? Quando va sospesa l’assunzione dell’ormone tiroideo per rendere efficace la terapia? La ringrazio anticipatamente e le porgo i piu’ cordiali saluti. 04/12/12
RISPOSTA
La prognosi del carcinoma tiroideo differenziato (con molta probabilità nel suo caso un carcinoma papillifero varietà follicolare) è molto buona anche nei casi con metastasi linfonodali. Questo le è stato correttamente anticipato dal chirurgo. Acquisito l’ esame istologico va contattato l’ endocrinologo che è l’ esperto nel campo di questa patologia oncologica e che la metterà in contatto con il medico nucleare. I grandi centri nazionali garantiscono la terapia radiometabolica in tempi ragionevoli e di sicurezza e comunque non oltre sei mesi dopo l’ intervento. La terapia radiometabolica può, a giudizio dei curanti, essere eseguita in corso di terapia tiroxinica con la stimolazione del rTsh (Thyrogen) o sospendendo la tiroxina nei 40 giorni precedenti la procedura, sostituendola con T3 e comunque interrompendo anche quest’ ultima 15 giorni prima per indurre l’ ipotiroidismo ed il relativo incremento del Tsh endogeno necessario per l’ efficacia della terapia.