EVOLUZIONE SINDROME EXTRAPIRAMIDALE

    DOMANDA

    EGREGIO PROFESSORE, LE SCRIVO IN QUANTO MIA MADRE DI 80 ANNI è AFFETTA DA SINDROME EXTRAPIRAMIDALE, DA CIRCA 15 ANNI. E’ IN TERAPIA CON MADOPAR 200/50 E MIRAPEXIN O,26. ADESSO SI E’ VERIFICATO DA UN PAIO DI MESI, CHE AVVERTE MOMENTI DI BLOCCO DURANTE LA GIORNATA, IN PIU’ SENSAZIONE DI CALORE ALLE CAVIGLIE, SOTTO LA PIANTA DEL PIEDE, E NELLE GAMBE, CHE LA PORTANO A STANCARSI FACILMENTE DURANTE LA DEAMBULAZIONE. DESIDERAVO SAPERE SE TUTTO CIO’ PUO’ DIPENDERE DA QUESTA PATOLOGIA. E IN FUTURO LA PATOLOGIA CHE CONSEGUENZE POTREBBE ARRECARE.SE C’E’ IL RISCHIO CHE NON RIUSCIRA’ PIU’ A DEAMBULARE. E INFINE SE QUESTO TIPO DI PATOLOGIA PUO’ FARE INSORGERE UNA DEMENZA. IN ATTESA DI UN SUO CORTESE RISCONTRO, LE PORGO DISTINTI SALUTI.

    RISPOSTA

    Credo che sua madre presenti fluttuazini motorie e non motorie che Si presentano quasi costantemente dopo un periodo variabile di trattamento con farmaco dopaminergici. Il rischio di demenza esiste e dispende da Una serie DI fattori predittivi: eta’, depressione, psicosi, forma iprtonico-acinetica ecc

    Letterio Morgante

    Letterio Morgante

    SPECIALISTA IN MALATTIA DI PARKINSON. Professore associato di neurologia all’Università degli Studi di Messina. Nato a Messina nel 1950, si è laureato nell’ateneo della città siciliana e si è specializzato in neurologia all’Università di Catania. È responsabile dell’ambulatorio Parkinson del policlinico G. Martino a Messina.
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