ernia estrusa postero-inferiore

    DOMANDA

    Dott. Guarino,
    di seguito descrivo il mio problema:
    4 mesi fa ho cominciato ad avvertire dolori alla gamba dx lat.

    Col tempo, fino ad oggi, il dolore si è espanso coinvolgendo un’area che va dal gluteo fino al polpaccio dx rendendo difficili attività semplici come alzarsi dal letto, legarsi le scarpe e salire in auto.

    Ho deciso quindi di recarmi dal mio med. di base che ha escluso la possibilità di un’ernia vista la mobilità della mia gamba.
    Mi ha quindi prescritto un trattamento con muscoril e brufen per 1 settimana.
    Durante la cura il dolore si è attenuato ma al termine la situazione è ritornata quella di prima.
    Mi ha quindi prescritto di fare delle lastre.

    A seguito delle lastre non è stato riscontrato alcun problema.

    Tornato dal medico con i risultati mi ha prescritto di eseguire una risonanza il cui esito, che ho ritirato ieri, è stato:
    “…l4-l5 voluminosa ernia estrusa postero-inferiormente occupa quasi completamente il canale vertebrale e impronta profondamente il sacco durale
    e le emergenze radicolari coesiste modesto impegno foraminale bilaterale…”.

    La mia sensazione è che il dolore durante la giornata tenda a diminuire, soprattutto dopo attività in palestra(che è una mia passione e probabilmente anche la causa dell’ernia).

    Vorrei sapere, per quanto possibile via mail, quale secondo lei è una possibile soluzione al mio problema e se e quanto tempo sarà necessario per tornare ad essere in forma ed in grado di allenarmi al 100%.

    Grazie

    RISPOSTA

    Quanto da lei riportato indica la necessità di una valutazione specialistica ortopedica o neurochirugica per confermare la diagnosi RNM di ernia espulsa e orientare il trattamento verso l’asportazione chirurgica della stessa.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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